
La tragedia
Prato, immigrato colpisce con un pugno in faccia un 18enne davanti alla fidanzata: il ragazzo è in coma
Un drammatico episodio di violenza si è verificato nella tarda serata di sabato, intorno alle ore 23, in piazza Buonamici, nel centro di Prato. Un giovane italiano di 18 anni, residente a Campi Bisenzio (Firenze), è stato aggredito da un uomo di origine straniera che, secondo le prime ricostruzioni, lo avrebbe colpito con un pugno al volto. Il colpo ha fatto perdere l’equilibrio al ragazzo, che è caduto violentemente sui gradini della piazza, battendo la testa. Non si sa se i danni siano stati causati direttamente dal pugno o dalla caduta successiva. L’aggressore, quasi certamente un nordafricano, si è subito dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Prato, il pugno e la caduta del ragazzo
Al momento dell’aggressione erano presenti la fidanzata della vittima, una ragazza di 17 anni, e un’altra giovane, le cui testimonianze saranno fondamentali per le indagini in corso. Il 18enne è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato immediatamente sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono gravi: si trova attualmente in coma farmacologico.
La Procura della Repubblica di Prato ha assunto la direzione delle indagini, affidandole alla Squadra Mobile della Questura, che sta lavorando per chiarire le cause del violento alterco e per risalire all’identità dell’aggressore. Gli inquirenti invitano eventuali testimoni a farsi avanti per contribuire alla ricostruzione dei fatti.
Pare che i due contendenti si conoscessero e siano rapidamente passati alle vie di fatto. La dinamica è stata chiarita dalle testimonianze: un colpo alla testa del contendente ha fatto crollare il diciottenne, che ha perso conoscenza sotto gli occhi di alcuni passanti. Immediato l’intervento dei sanitari del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Stefano dove gli è stato riscontrato un grave edema cerebrale. Viste le condizioni critiche, il ragazzo è stato trasferito a Careggi per essere sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico, dove è tuttora ricoverato.