
Seconda tappa in Kazakhstan
Meloni ad Astana: “Momento storico per le nostre relazioni. Creare ponti è nel nostro dna: è l’eredità di Marco Polo”
Dopo Samarcanda, seconda tappa della missione asiatica. L'intervento del premier al vertice che vede al tavolo il nostro Paese insieme a Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan e Kirghizistan. L'orgoglio: "Il primo vertice tra l'Italia e le cinque Nazioni dell'Asia Centrale"
Dopo l’accoglienza calorosa a Samarcanda che ha sancito investimenti complessivi superiori a 3 miliardi e «un nuovo livello di qualità» nelle relazioni tra i due Paesi (con l’omaggio di una «via Roma», la missione in Asia centrale del premier prosegue con il summit di Astana per l’International Forum: sul tema “Connecting Minds, Shaping the Future”, durante il quale è prevista una fitta agenda anche di incontri bilaterali con i presidenti di Turkmenistan, Tagikistan e Kirghizistan.
Meloni ad Astana: “Un momento storico che unisce le nostre Nazioni”
Orgoglio italiano. “Oggi ha inizio la mia prima visita ufficiale in Kazakistan dall’inizio del mio mandato come presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana – dice nel suo intervento Giorgia Meloni -. Una visita che non considero soltanto protocollare, ma sostanziale. Intendiamo suggellare con fatti concreti l’amicizia che unisce le nostre Nazioni, annunciando la nostra collaborazione strategica in molti ambiti cruciali”. “E questa visita – ha sottolineato premier – segna anche un momento storico nelle nostre relazioni: il primo vertice tra l’Italia e le cinque Nazioni dell’Asia Centrale”.
Meloni ad Astana: “Creare ponti è nel nostro dna”
“La realtà ci dice che questa regione è da sempre un crocevia tra occidente e oriente, e occupa un ruolo strategico nello scenario globale”. Inoltre, in tempi difficili “come quelli che stiamo vivendo, l’Asia Centrale è sempre stata un ponte. Le trasformazioni e i cambiamenti che questa parte del pianeta ha attraversato nei secoli l’hanno resa ciò che è oggi: tra due continenti, punto di contatto tra Europa e Asia, raccordo tra mondi che un tempo erano molto distanti e che oggi sono più interconnessi che mai”, ha proseguito. Giorgia Meloni è arrivata al Palazzo Presidenziale Akorda per l’incontro bilaterale con il Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Qasym-Jomart Kemeluly Toqaev. La presidente del Consiglio è stata accolta dal Capo di Stato kazako con gli onori militari.
L’Italia ha tracciato la rotta
“L’Italia è stata la prima Nazione dell’Unione Europea a decidere di investire nei rapporti con l’Asia Centrale e con le sue singole Nazioni, lanciando un formato permanente per condividere idee”. “Abbiamo indicato la via, e il nostro esempio ha realmente tracciato un percorso: come dimostrato dal primo Vertice Ue-Asia Centrale dello scorso aprile. Che – non a caso – ha elevato le relazioni tra la regione e l’Unione Europea a una partnership strategica. Siamo orgogliosi di questa scelta, poiché la capacità di costruire ponti e opportunità di dialogo, esplorando strade che altri non hanno avuto il coraggio di percorrere, è nel Dna del popolo italiano. È un’eredità che abbiamo appreso da uno degli italiani più celebri della storia, Marco Polo. Che secoli fa attraversò queste terre per raggiungere i confini più remoti del mondo allora conosciuto”, ha sottolineato la presidente del Consiglio.
“Le trasformazioni e i cambiamenti che questa parte del pianeta ha attraversato nei secoli l’hanno resa ciò che è oggi”, prosegue il premier-: tra due continenti, punto di contatto tra Europa e Asia, raccordo tra mondi che un tempo erano molto distanti e che oggi sono più interconnessi che mai. E – ha aggiunto Meloni – so bene cosa significa. Lo dico da italiana, da figlia di una nazione che occupa una posizione centrale tra Europa e Africa, al cuore di quel Mediterraneo globale la cui rilevanza va ben oltre il suo spazio geografico. Credo, quindi, che non ci sia luogo migliore di questo per riflettere sulle connessioni che ci uniscono e su quelle che possiamo costruire, senza paura di superare gli schemi ai quali siamo stati abituati”.
Corridoio di Mezzo, la sfida più promettente
“Le nostre interconnessioni guardano anche alle infrastrutture digitali e fisiche, tra le quali il Corridoio di Mezzo rappresenta forse la sfida più promettente e affascinante”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento all’Astana International Forum. “Crediamo fortemente nel potenziamento di questo progetto, che è al centro della partnership strategica avviata con l’Unione Europea a Samarcanda e che può contribuire in modo significativo alla sicurezza e alla stabilità delle catene di approvvigionamento, sia verso che dall’Europa”.
“Unire gli forzi contro il terrorismo e i trafficanti di droga”
Ancora: “L’interdipendenza dei nostri destini è un dato di fatto. Anche quando siamo chiamati a difendere insieme la nostra sicurezza, la sicurezza dei nostri cittadini, la sicurezza dei nostri popoli. Dobbiamo continuare a unire i nostri sforzi anche per combattere il terrorismo e smantellare le organizzazioni criminali transnazionali che traggono profitto dal traffico di droga, armi ed esseri umani”.
L’intervento del premier