
Il caso di Traversetolo
Neonati sepolti in giardino, Chiara Petrolini a processo con le accuse di duplice omicidio e soppressione di cadavere
Il gup ha accolto le richieste della Procura: il difensore aveva chiesto di riqualificare il reato ed escludere le aggravanti. L'ex fidanzato ammesso come parte civile
Dopo circa quattro ore di udienza, la gup del tribunale di Parma, Gabriella Orsi, ha accolto la richiesta della Procura e ha disposto il rinvio a giudizio per Chiara Petrolini, la ragazza di Vignale di Traversetolo accusata di aver ucciso i propri due figli neonati e di aver nascosto i loro cadaveri sotterrandoli nel giardino della propria abitazione.
Chiara Petrolini a processo con l’accusa di duplice omicidio aggravato
La prima data del dibattimento in Corte d’Assise è stata fissata per lunedì 30 giugno, alle ore 9.30, quando la 21enne dovrà rispondere dei reati di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla discendenza e di soppressione di cadavere. Chiara Petrolini ha partecipato all’udienza assieme all’ex fidanzato, Samuel Granelli, che la scorsa settimana era stato riconosciuto parte civile assieme ai propri genitori. Esclusa invece l’associazione “La Caramella buona”, poiché la difesa dei diritti dei neonati non è nel suo statuto.
L’udienza a porte chiuse
L’udienza si è svolta a porte chiuse. La difesa, rappresentata dall’avvocato Nicola Tria, aveva chiesto la riqualificazione nel reato meno grave di infanticidio e l’esclusione della premeditazione, ma il giudice ha accolto l’impostazione della Procura. Secondo quanto emerso, la difesa avrebbe anche parlato del tema dell’incapacità di intendere e di volere della ragazza, la cui valutazione sarà uno degli elementi portanti del dibattimento. Per gli inquirenti, però, si tratterebbe di una tesi che non regge: per loro la ragazza avrebbe dimostrato lucidità nel portare avanti, per due volte, gravidanze all’insaputa di tutti, partorendo da sola in casa, provocando la morte dei figli, sepolti entrambi in giardino.