CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

L’omicidio di Martina Carbonaro ad Afragola, la sconvolgente confessione dell’ex fidanzato divenuto il suo assassino

Orrore senza fine

Martina, la confessione choc dell’assassino: “L’ho colpita a sassate 3 volte perché mi ha negato un abbraccio”

La 14enne uccisa con ferocia dall'ex fidanzato 18enne: la ricostruzione di quei terribili momenti, gli ultimi della vita della ragazzina, nell'interrogatorio del gip all'omicida reo confesso

Cronaca - di Lorenza Mariani - 30 Maggio 2025 alle 16:30

«Ha rifiutato il mio abbraccio e l’ho colpita di spalle», con una pietra sulla testa. È questa la scioccante confessione che stamattina ha fornito Alessio Tucci, il 18enne accusato di aver ucciso la sua ex fidanzatina 14enne ad Afragola. Il giovane, assistito dall’avvocato Mario Mangazzo, ha confermato la sua confessione dinanzi al gip Stefania Amodeo, nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo emesso d’urgenza dalla Procura di Napoli Nord, e che si è tenuto nel carcere di PoggiorealeNapoli per poco meno di un’ora.

Omicidio di Martina, la confessione sconvolgente del suo assassino

Poche parole che tra le righe lasciano emergere un racconto dell’orrore che ad ogni nuova acquisizione d’indagine aggiunge un tassello sconcertante al mosaico investigativo, e accenti di ferocia di indicibile portata alla vicenda che ha sconvolto un Paese intero. Sì, perché in base a quanto ricostruito – e ammesso dallo stesso 18enne – l’ex fidanzato avrebbe colpito Martina almeno tre volte, con un grosso sasso, ritrovato già durante un primo sopralluogo all’interno dell’alloggio diroccato dell’ex custode dello stadio Moccia di Afragola, insieme agli occhiali della ragazza.

Martina, uccisa dall’ex per avergli rifiutato un abbraccio

Tucci, difeso dall’avvocato Mario Mangazzo, ha detto che lui e la ex sono entrati insieme nel casolare abbandonato nei pressi dello Stadio Moccia di Afragola, che frequentavano spesso durante la loro relazione, per avere un confronto. E in quei drammatici, concitati frangenti, che «lui ha cercato di abbracciarla». E che «lei ha rifiutato quell’abbraccio». Un diniego che il giovane non ha saputo accettare, e che ha innescato la furia omicidiaria. Ttanto che, proprio a seguito di quel comportamento, mentre la ragazza era di spalle, (il 18enne ndr) l’ha colpita», ha riferito l’avvocato all’uscita dal carcere.

Martina finita con altri tre colpi

Ma ancora non bastava, evidentemente. Così, a stretto giro da quel primo colpo, Tucci –riferisce sempre il suo legale – «ne ha sferrati un altro paio. Sempre con la stessa pietra – ha aggiunto il difensore –. E quando si è reso conto che Martina non era più in vita ha girato il corpo e l’ha coperto con degli arredi che erano nella casa abbandonata», compresi dei rifiuti. E, a detta da quanto riferito dal legale e dal suo assistito, «quando Martina è stata chiusa in un armadio del locale diroccato, dove poi è stato successivamente trovato il cadavere, non respirava più».

Tucci risponde al gip, che si è riservato la decisione sulla convalida o meno e sulla misura cautelare

Dopo la seconda confessione, ora il giudice si è riservato sulla richiesta di convalida del fermo e sulla conferma della misura cautelare del carcere per i reati di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Intanto, l’assassino reo-confesso, si dice pentito. Lamenta di non riuscire a dormire e di voler chiedere scusa alla famiglia di Martina. «È molto provato, non riesce a dormire, mi ha rappresentato che ha delle grosse difficoltà a gestire la quotidianità», rivela il suo avvocato difensore. Che poi ha aggiunto anche: «Nel carcere naturalmente non ha trovato un clima favorevole ed è stato spostato di reparto, ora è più tranquillo», ha continuato l’avvocato, che al gip ha chiesto il trasferimento del 18enne in un’altra struttura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Lorenza Mariani - 30 Maggio 2025