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Malan: “L’Italia oggi è più credibile grazie a una premier coerente e preparata e a un governo stabile”

Il presidente dei senatori FdI

Malan: “L’Italia oggi è più credibile grazie a una premier coerente e preparata e a un governo stabile”

Politica - di Luigi Albano - 18 Maggio 2025 alle 11:22

«L’Italia ha aumentato la sua credibilità all’estero per tre motivi: la premier si muove in modo coerente; arriva sempre preparatissima a tutti gli incontri; in Italia c’è un governo stabile, con una maggioranza in Parlamento. A differenza di quello che accade in Francia…». Lo dice, in un’intervista a Paola Di Caro del Corriere della Sera, il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.

Macron e le truppe in Ucraina? È la sua posizione costante

«Fake news? Io direi solo news. Macron non l’avrà detto ieri che è pronto a mandare militari sul terreno di guerra, ma è la sua posizione costante da mesi. La Germania è vero, sia con il precedente cancelliere che con Merz lo ha negato, ma Macron no – aggiunge – diciamo che Macron ha problemi interni nel suo Paese, la sua coalizione alle elezioni è arrivata terza, e cerca un rilancio ritagliandosi un ruolo da capofila dell’Europa sullo scenario internazionale. Ma questo non mette minimamente in dubbio il ruolo, reale, dell’Italia».

Malan al Corriere: altro che isolati, siamo centrali

«Partecipare a riunioni ristrette di Paesi che sono già alleati nella Nato, e con i quali c’è un rapporto continuo, non è decisivo, e comunque se il format si allargherà non ci sono preclusioni a priori, vedremo. – riprende Malan – In questo momento la premier è impegnata non solo in Italia e in Europa, ma su altri fronti del mondo, nei rapporti con l’India, nel piano Mattei per l’Africa. Altro che isolati. Se si tratterà di una missione in ambito Onu credo che saremmo disponibili, ma una cosa va detta chiaramente: aver parlato per mesi di possibile intervento militare dell’Europa, che è stata alleata e a sostegno incondizionato dell’Ucraina, non so se possa aiutare nell’inviare nostri militari nell’area. Forse servirebbero militari di parti terze, come la Cina, il Sudamerica, l’India. Proprio per garantire tutte le parti».

«Su questo fronte l’Italia purtroppo non ha un ruolo centrale, lo ha garantendo aiuti umanitari ai palestinesi, curando bambini, essendo fortemente a favore di un accordo che veda centrali i Paesi arabi. E al governo israeliano abbiamo anche interrotto le (pochissime) forniture di armi, benché la guerra sia iniziata per un’aggressione che ha subito. Siamo sempre impegnati per la pace», evidenzia il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, a proposito del conflitto in Medio Oriente.

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di Luigi Albano - 18 Maggio 2025