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Donald Trump; Lory Del Santo

La rivelazione

Lory Del Santo: «Trump mi corteggiò, era intrigante. Basta demonizzarlo: le persone che l’hanno votato meritano rispetto»

L'attrice racconta di quando incontrò il tycoon. Forse è stata una sliding door, forse no. Ma certamente oggi è un aneddoto impagabile. Che si trasforma anche in una riflessione sulla democrazia

Politica - di Luciana Delli Colli - 20 Maggio 2025 alle 12:35

Galeotto fu un incontro in ascensore: lei è bella, lui è intraprendente e «intrigante», si scambiano il numero di telefono. Poi escono a cena, con altre persone, ma prima che possa esserci un seguito lei va via. Doveva tornare in Italia e non voleva che quella notte restasse come «una mosca bianca». Forse è stata una sliding door, forse no per Lory Del Santo, ma certo quella simpatia con Donald Trump oggi è un impagabile aneddoto.

Lory Del Santo racconta quando Trump la corteggiò

L’attrice l’ha raccontato al Corriere del Veneto, in una lunga intervista in cui ha ripercorso la sua vita, partita in salita con la morte del padre quando lei aveva tre anni, e poi costruita tassello dopo tassello «in apnea», tra alti, bassi e drammi personali, ma sempre guardando avanti. Proprio l’attitudine al futuro è, oggi, tra le caratteristiche di Donald Trump che Lory Del Santo sottolinea ricordando quei loro incontri.

L’incontro in ascensore, la cena e il saluto prima dell’«avvicinamento»

«Ci incrociammo in ascensore, una trentina d’anni fa, e mi chiese il numero di telefono», ha raccontato l’attrice a Marianna Peluso, che firma l’intervista. «Un’altra volta – ha proseguito – venne a trovarmi solo per invitarmi a cena la sera stessa, in un bellissimo ristorante dell’Upper East Side, a New York: c’era anche altra gente al nostro tavolo, e io decisi di andarmene per prima perché sapevo che, se fossi rimasta, ci sarebbe stato un avvicinamento. Io però dovevo tornare in Italia e non sapevo neanche quando sarei volata nuovamente in America: quella notte sarebbe rimasta una mosca bianca. E a me non piacciono le avventure, preferisco costruire relazioni giorno per giorno, che durano nel tempo».

La difesa del presidente: «Basta demonizzarlo, è una questione di rispetto per il popolo che l’ha votato»

Se avesse saputo di poter rimanere in America, invece, «sicuramente avrei approfondito la conoscenza, perché mi intrigava: è sveglio, con la battuta pronta, è una persona coerente coi tempi e per nulla attaccato al passato. Insomma è un businessman e poi ascolta tutti: se qualcuno ha una buona idea, dice “ok, facciamolo, iniziamo subito”. Infatti mi dispiace che venga demonizzato così. Il popolo l’ha votato, quindi bisogna dargli tempo e avere fiducia in lui. È una questione di rispetto. Non per lui, ma per tutta la gente che l’ha votato»

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di Luciana Delli Colli - 20 Maggio 2025