
Ritorno in Ungheria
La “bravata” di Ilaria Salis, provoca Orban e va al Gay Pride vietato a Budapest. Il web la spiana
L'europarlamentare di Avs si è messa alla guida di un manipolo di parlamentari europei che hanno deciso di partecipare alla manifestazione del 28 giugno vietata dal presidente ungherese. Chi vi parteciperà rischia grosso, ma lei no, ha l'immunità parlamentare. Sui social le fanno nera
Ilaria Salis, la prima volta a Budapest dopo il carcere
Dai social Ilaria Salis fa sapere che andrà alla Budapest Pride March, la marcia organizzata dalla comunità Lgbtq ungherese nonostante il divieto. L’eurodeputata di Verdi e Sinistra non torna in Ungheria da quando è stata eletta e scarcerata grazie alla ciambella di Fratoianni e Bonelli. Ora vi torna mettendosi di traverso contro una legge dello stato ungherese, lanciando una provocazione al presidente Orban. Salis è stata rinchiusa nel carcere di massima sicurezza di Gyorskocsi utca di Budapest per oltre 15 mesi, per poi passare ai domiciliari. E poi volare al Parlamento europeo.
Ilaria Salis, il web: “Ti stanno aspettando a gabbie aperte”
Era stata arrestata a febbraio 2023 accusata di aver partecipato ad almeno due aggressioni contro tre militanti di estrema destra. Dopo l’elezione alle Europee del giugno scorso non è più tornata nella capitale ungherese. I rischi per chi parteciperà al Gay Pride sono molti, ma non per Ilaria Salis e gli altri colleghi del Parlamento europeo che godono dell’immunità parlamentare. Dunque non sarebbero perseguibili non potrebbe perseguirli.
Che coraggio! Ha l’immunità parlamentare…
Il web non gliele manda a dire. Rabbia e sarcasmo so uniscono in commenti che vale la pena riportare: “Ti stanno aspettando, sai?”. Un altro utente si informa se per caso non intenda recarsi a Budapest “con un manganello retrattile”, in memoria del reato per cui era sotto processo. “Vai vai, Orbanti aspetta”. “Perché non vai – incita nono troppo benevolmente un altro utente- . C’è il comitato d’accoglienza…”. E subito un altro si accoda: “Ti stanno aspettando a gabbie aperte”. C’è il pragmatico: “Ilaria, occhio che ti blindano. Poi per tirarti fuori ci tocca candidarti ancora”. E infine c’è chi le fa notare che la “bravata” di andare in Ungheria non incanta nessuno.: “Ma non hai le palle per andarci per sostenere le accuse gravi per cui sei condannata. Sei una falsa al servizio di un partito che ha bisogno di consensi”. E poi sfidare Orban con l’immunità parlamentare…