
La polemica
Incredibile a Bologna: il marocchino accoltella i passanti, il Pd attacca il carabiniere che lo ha bloccato col “taser”
In politica, quando c’è la sinistra di mezzo, può accadere anche che i poliziotti finiscano sotto accusa per aver bloccato un marocchino che stava accoltellando persone per strada. La colpa? Avere usato il “taser”, lo strumento che con delle scosse elettriche immobilizza temporaneamente le persone. Il Pd, in questo senso, ha fatto l’ennesimo capolavoro: se l’è presa con i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna.
Bologna, il marocchino accoltellatore e le accuse del Pd ai carabinieri
per fermare il marocchino di 28 anni che domenica, in via Matteotti, attorno alle ore 17:30, ha accoltellato un passante ferendolo alla schiena e alle gambe e costringendolo al ricovero presso il Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna. Nel mirino degli esponenti del Partito Democratico locale – che hanno espresso “preoccupazione” – è finito l’agente che ha fermato il 28enne marocchino tramite l’utilizzo del teaser. Messaggi di protesta sono comparsi anche sulle bacheche di diverse pagine social note per le contestazioni nei confronti dell’operato delle forze dell’ordine. Una narrazione in contraddizione non solo con le innumerevoli chiamate a polizia e carabinieri effettuate da cittadini presenti in via Matteotti nel pomeriggio di domenica, ma anche con il racconto divulgato da Giovanni Di Nuzzo, comandante del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Bologna, tramite una nota stampa: “I militari sono intervenuti dopo numerose segnalazioni dei cittadini. Hanno trovato l’uomo ancora in evidente stato di alterazione: l’hanno prontamente immobilizzato con il taser. Il dispositivo è stato particolarmente efficace per bloccarlo immediatamente e scongiurare così ulteriori lesioni ai soggetti presenti sul posto, tra cui numerose famiglie con bambini. L’uomo ha opposto resistenza anche durante la fase di ammanettamento e ha ferito i militari, prima di essere sedato e trasportato al Sant’Orsola, dove si trova in attesa di essere trasportato in carcere”.
Un 42enne bolognese aveva tentato di fermarlo, per proteggere le numerose famiglie con bambini che erano arrivati in piazza, ma era rimasto ferito dal 27enne, che si stava aggirando nella piazza alla ricerca di qualcuno da colpire. Giunti sul posto, i carabinieri sollecitati dalle grida dei cittadini, l’hanno immobilizzato con l’uso del taser ma due di loro sono rimasti feriti. Il giovane, pregiudicato per vari reati, è stato poi affidato alle cure del 118 e trasportato al Policlinico di Sant’Orsola dove è stato poi trasferito nel reparto di terapia intensiva per un abuso di stupefacenti emerso dalle analisi.
Sassone (FdI): «Quasi il 50% degli arrestati o denunciati nel 2024 a Bologna è straniero. Il fallimento delle politiche del Pd»
«I dati del Viminale sono inequivocabili – dichiara Francesco Sassone (Fdi) –. Che a stretto giro aggiunge: «Su 19.036 arresti o denunce registrati nel 2024 a Bologna, 8.911 riguardano stranieri, pari al 47% del totale. È inaccettabile che una minoranza della popolazione sia responsabile di quasi la metà dei reati. Questo è il risultato delle politiche di finta inclusione portate avanti dalla sinistra, con l’utilizzo massiccio di fondi pubblici. Chi oggi chiede “porti aperti”, finanzia le Ong, e contesta i centri in Albania dovrebbe spiegare questi numeri ai cittadini. Siamo i primi a riconoscere il valore di chi lavora onestamente. Ma per chi viene qui solo per delinquere serve tolleranza zero».
E ancora. «Perché la giunta Lepore non applica il Decreto Caivano? Perché non usa in maniera efficacie i Daspo urbani per allontanare chi semina insicurezza? Bologna è ostaggio di balordi che occupano costantemente le solite zone ormai fuori controllo. Il governo ha mandato ingenti rinforzi delle forze dell’ordine, ma trova ostilità da chi nella maggioranza non ama le “divise” e pensa che al degrado si risponda con l’inclusione. Basta con le ideologie e la propaganda buonista: servono regole, fermezza e rispetto per chi vive e lavora onestamente nella nostra città».