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Giornata contro la pedofilia, l’allarme della Meloni: «Una minaccia quotidiana». Mattarella, monito agli adulti

L'impegno del governo

Giornata contro la pedofilia, l’allarme della Meloni: «Una minaccia quotidiana». Mattarella, monito agli adulti

Politica - di Gabriele Caramelli - 5 Maggio 2025 alle 14:30

«Il governo ha sempre agito con decisione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti e la loro esposizione alle insidie della rete, per reprimere ma anche per prevenire, sensibilizzare, aiutare le famiglie e gli adulti di riferimento a cogliere vecchi e nuovi segnali di allarme, in un mondo che cambia sempre più in fretta». L’ha detto il premier Giorgia Meloni in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. Tra gli altri obiettivi dell’esecutivo nella lotta contro gli abusi sui minori c’è la volontà di «rendere tutti consapevoli che quello che minaccia i piccoli non è solo l’orrore eclatante di un crimine fra i più odiosi, ma anche un pericolo strisciante che si insinua fra le pieghe di una quotidianità sempre più pervasa dal digitale».

«Dotarsi di strumenti sempre più avanzati per la prevenzione e la repressione è cruciale – ha affermato il presidente del Consiglio – ma lo è altrettanto sostenere le famiglie e le reti sociali con le quali i nostri bambini e i nostri adolescenti sono quotidianamente a contatto, da un lato favorendo un’alfabetizzazione digitale diffusa, dall’altro alimentando contesti di socializzazione che contribuiscano a formare una sorta di protezione naturale». «Il Telefono Azzurro ha ragione nel dire che l’abuso sessuale è una piaga che riguarda tutti, perché mina in profondità la dignità dei più vulnerabili e segna in maniera spesso indelebile i cittadini del domani», ha poi osservato.

«La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è una battaglia di civiltà che intendiamo combattere fino in fondo», ha ribadito Giorgia Meloni, per poi sottolineare che «da questa sfida non ci tireremo mai indietro, per fare luce su una piaga che prolifera nel buio. E fare luce significa anche saper accogliere le piccole vittime, e far sapere a ciascuna di loro e agli adulti che le circondano che chiedere aiuto si può e anzi si deve».

Il ringraziamento di Meloni a Telefono Azzurro e le attività del governo contro la pedofilia

Meloni ha poi rivolto «un ringraziamento particolare al Telefono Azzurro, che da oltre 35 anni è in prima linea nella promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che ha scelto di organizzare in questa giornata un’iniziativa di alto livello per approfondire le conseguenze dello sfruttamento sessuale a danno dei minori e riflettere sull’appello lanciato da Papa Francesco, che ha invocato ‘una nuova alleanza di tutte le Istituzioni e forze educative’ per costruire un ‘movimento globale’ a tutela dei più piccoli». «Obiettivo che facciamo nostro e che diventa sempre più urgente nell’epoca che stiamo vivendo – ha proseguito il premier – caratterizzata dal vertiginoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il titolo dell’iniziativa del Telefono Azzurro è: ‘Il silenzio non protegge’ È un messaggio molto efficace, e che condivido».

Poi ha aggiunto: «Stiamo dando il nostro contributo in questa direzione dotando le Forze dell’Ordine degli strumenti normativi e operativi di cui hanno bisogno per operare sul campo; partecipando attivamente alle attività degli organismi internazionali, rilanciando in quelle sedi anche la necessità di un impegno sempre maggiore contro l’abominio di chi rapisce i bambini per renderli schiavi del sesso, privandoli del loro presente e del loro futuro; promuovendo campagne e iniziative di sensibilizzazione sia mediatiche che territoriali; incentivando l’alfabetizzazione digitale degli adulti; sostenendo il lavoro preziosissimo delle associazioni del terzo settore che lavorano in questo ambito e che, con la loro generosa prossimità ai bisogni e alle sacche di fragilità, rappresentano una mano tesa; aiutando le famiglie a esercitare la propria insostituibile funzione educativa attraverso, ad esempio, le misure in materia di monitoraggio dell’attività digitale dei minori».

I dati raccolti dei rischi e pericoli nel web sugli abusi minorili

Una delle inclinazioni più preoccupanti registrate dal Telefono azzurro è proprio l’uso delle intelligenze artificiali per la creazione le immagini di abusi: a quanto pare i casi sono aumentati del 380%, passando dai 51 nel 2023 a 245 nel 2024. La diffusione di queste figure è molto frequente in Europa, con i Paesi Bassi al primo posto e la Polonia che ha registrato un aumento inquietante dell’8000% sulla produzione di questi contenuti. Inoltre, la questione ha sollevato una discussione sulla gestione dell’intelligenza artificiale generativa e sui rischi dell’utilizzo. Ultimamente, come denunciato dal Wall street journal, diversi chatbot di Instagram, Facebook e Whatsapp potrebbero essere capaci di portare aventi conversazioni sessualmente esplicite con i minori.

Per di più la linea d’ascolto del 114, numero d’emergenza per l’infanzia promosso dal dipartimento per le Politiche della famiglia – presidenza del Consiglio e gestito dal Telefono azzurro, ha gestito192 casi – tra cui 141 offline e 51 online- con ragioni relative ad abuso sessuale per una media di circa 16 casi al mese. Si tratta quindi di dati allarmanti che rappresentano solo la punta dell’iceberg: rispetto al 2023 è stato denotato un incremento complessivo del +17% di segnalazioni raccolte. Considerando nello specifico i casi online, le informazioni mostrano come nel 79,6% dei casi le situazioni riportate siano accadute su internet, nel 7,4% a casa proprio e nel 5,5% sui social network.

Catalogando i casi in base alla provenienza geografica, è emerso come la maggior parte delle richieste d’aiuto sia pervenuta dalla Lombardia (+20,44%), seguita da Lazio (9,49%) ed Emilia-Romagna (9,49%). Le motivazioni relative ai casi di abusi sessuali online sono: benefit economico (32,7%), Csam (32,7%), Sexting (14,5%), benefit sessuale (7,3%), Grooming (7,3%), Incitamento alla violenza contro persone/animali o cose (3,6%), Discriminazioni (1,8%).

Mattarella: «La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, gli adulti facciano attenzione»

«La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano», ha tuonato il presidente della Repubblica nella Giornata nazionale contro gli abusi sui minori. «Quando un bambino viene violato la sua vita viene devastata: il suo dolore incrina il tessuto stesso della nostra società, la fiducia collettiva, la capacità di essere comunità – ha rimarcato – l’era digitale espone i bambini a rischi ancora più insidiosi. Dietro l’anonimato virtuale possono nascondersi soggetti pronti ad approfittare delle fragilità emotive dei ragazzi e delle loro personalità in formazione».

«L’Italia – ha ricordato il Capo di stato – ha sviluppato un sistema giuridico solido e in costante evoluzione per contrastare la pedofilia e la pedopornografia, in linea con le normative e gli impegni internazionali». «Tuttavia, la tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte», ha aggiunto, per poi evidenziare che «L’infanzia ha bisogno di adulti attenti, capaci di ascoltare e di interpretare anche i silenzi. Adulti che sappiano riconoscere e affrontare le situazioni di disagio, prevenire i pericoli per i minori, educarli a un uso consapevole della tecnologia». «È una responsabilità che interpella l’intera società», ha poi concluso Mattarella.

 

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di Gabriele Caramelli - 5 Maggio 2025