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Foti smonta le fake news sul Pnrr: “Neanche un euro dirottato per spese militari. Il piano va avanti e non è stato stravolto”

Le comunicazioni in aula

Foti smonta le fake news sul Pnrr: “Neanche un euro dirottato per spese militari. Il piano va avanti e non è stato stravolto”

Politica - di Giovanni Pasero - 21 Maggio 2025 alle 19:19

«Che i fondi del Pnrr vadano verso le armi non so dove l’avete tirato fuori, perché il regolamento del Pnrr non si può violare, e per parlare del fatto di costruire missili al posto di ospedali con il termine del 30 giugno 2026 devo supporre che si abbia scarsa conoscenza dei tempi che servono sia per costruire i missili, sia per costruire gli ospedali. Io non mi sento un ladro di speranza, magari qualcuno deve chiedersi se non è uno spacciatore di fake news». A smontare le fake news il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, intervenendo in replica al termine della discussione alla Camera dei deputati dopo le sue comunicazioni sulla revisione degli investimenti del Pnrr.

I numeri del ministro Foti sul Pnrr che zittiscono l’opposizione

«Questo governo ha cambiato in tutto 28 miliardi sui 194 miliardi» del Pnrr «che erano previsti. Allora qualcuno si faccia carico della differenza in termini di differenza», ha aggiunto il ministro. «Perché non si può dire che il Pnrr ‘l’avevamo fatto noi poi siete arrivati voi e l’avete distrutto’. Ma noi abbiamo cambiato” solo “28 miliardi. E tutti quelli che erano destinati per le stesse misure di prima? Come la mettiamo? Facciamo un’analisi voce per voce, io ci sto, perché i dati li ho guardati e li conosco».

In Italia 19 punti di ricarica ogni 100 auto elettriche contro i 14 della Francia

E ancora, smontando un’ennesima fake news, Foti ha ricordato che “al 31 dicembre 2024 sul territorio nazionale vi sono 64.391 punti di ricarica» per le auto elettriche. «Devo dire, e questo è un dato che mi pare abbastanza interessante se si vuole affrontare l’argomento non sotto un punto di vista propagandistico, ma di conoscenza – ha sottolineato Foti -, che dall’analisi spaziale dei punti di ricarica geolocalizzati, tenendo presente anche le zone che sono più remote e isolate nel Paese, otteniamo che il 94% del territorio nazionale ha un punto di ricarica entro il limite dei 10 km. A fronte dei 64.391 punti di ricarica, forse gioverà anche a ricordare quanto è ad oggi il parco circolante delle auto elettriche, che sono esattamente, al 30 aprile 2025, 303.924».

«I punti di ricarica ogni 100 auto elettriche circolanti vedono questa graduatoria – elenca il ministro Foti – l’Italia ha 19 punti di ricarica ogni 100 auto circolanti, a fronte di un parco di auto elettriche rispetto al parco delle auto complessivamente circolanti che è del 5%. La Francia ha 14 punti di ricarica a fronte però di tre volte tanto le auto elettriche circolanti, perché sono il 17,4%. La Germania ha addirittura 8 punti di ricarica su 100 auto circolanti, ma con una quota di immatricolazione di auto elettriche pari a 16,6%. Il Regno Unito ha 7 punti di ricarica ogni 100 auto circolanti con il 21,3% di auto elettriche. Aggiungo che anche rispetto alla lunghezza stradale i punti di ricarica in Italia risultano uno ogni 4 km, nel Regno Unito uno ogni 5 km, nella Germania uno ogni 6 km e nella Francia uno ogni 7 km». «Perché ho letto questi dati? Perché è evidente che, rispetto ai bandi che sono stati emessi, vi è stato un andamento diverso da quello che poteva essere ipotizzato quando è stato fatto il piano e cioè qualche anno prima», ha spiegato il ministro.

Almici: Bene la riassegnazione delle risorse per garantire che i soldi siano spesi

«La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha commentato Cristina Almici – non rappresenta un arretramento, bensì un atto di responsabilità volto a salvaguardare le risorse disponibili e a garantire la realizzazione degli investimenti nei tempi previsti. Chi oggi strumentalizza la questione, forse nella speranza che il PNRR fallisca per mero calcolo politico, dimostra di non avere a cuore l’interesse del Paese. Il ministro Foti – ha sottolineato la parlamentare di Fratelli d’Italia – ha chiarito che l’obiettivo della revisione è riassegnare le risorse all’interno del Pnrr, tenendo conto delle criticità tecniche e procedurali che rendono impossibile, per alcune misure, il rispetto della scadenza del 30 giugno 2026. Non si tratta di inerzia da parte del governo, ma di situazioni oggettive e di forza maggiore, affrontate con pragmatismo e spirito costruttivo».

«Particolare attenzione – ha sottolineato Almici – è stata riservata agli interventi su ferrovie e ambiente, ritenuti centrali nella nuova impostazione: dall’alta velocità al restyling delle stazioni, dal potenziamento delle linee ferroviarie alla gestione del traffico, fino agli adeguamenti in materia ambientale. Come ha sottolineato il Ministro Foti, l’unico vero obiettivo è garantire che tutte le risorse vengano effettivamente investite, a beneficio dei cittadini e dei territori».

 

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di Giovanni Pasero - 21 Maggio 2025