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Danilo Stecher, fidanzato di Luxuria, fallisce alle elezioni a Bolzano ma continua ad attaccare la destra

Il flop e la delusione

Danilo Stecher, fidanzato di Luxuria, fallisce alle elezioni a Bolzano ma continua ad attaccare la destra

Politica - di Gabriele Caramelli - 9 Maggio 2025 alle 13:03

Delusione per il fidanzato di Vladimir Luxuria, Danilo Zanvit Stecher, che ha ricevuto solamente 21 preferenze personali dopo esseri candidato con il Team K alle elezioni di Bolzano. Il candidato sindaco della lista è Matthias Cologna, che all’ultima tornata del capoluogo trentino è arrivato quinto con il 6,8%. Invece, il candidato della destra a Bolzano, Claudio Corrarati, è stato il più votato con il 36,3%. Il compagno di Vladimir Luxuria, intervistato dal Corriere della sera, ha spiegato che quest’ultima non è stata «la prima canditatura: la prima risale al 2016». Poi si giustifica: «Rispetto a quell’esperienza, devo riconoscere che l’impegno che ho potuto dedicare in questa ultima campagna elettorale è stato molto più limitato, principalmente per motivi lavorativi che mi hanno portato fuori città diverse settimane».

Secondo Danilo Stecher, la sua lontananza da Bolzano «ha inevitabilmente inciso sul risultato finale, che è stato nettamente inferiore rispetto alla volta precedente, ho ricevuto circa un quarto dei voti rispetto al 2016, e questo dato parla da sé». «Certo, dispiace vedere numeri negativi – continua ancora il candidato – ma sono consapevole delle circostanze e non posso che accettarli con realismo. Nonostante il risultato negativo, il fidanzato di Luxuria prova comunque a cercare uno spiraglio di luce dopo la sconfitta: «Certo, dispiace vedere numeri negativi, ma sono consapevole delle circostanze e non posso che accettarli con realismo. Rimane comunque l’importanza di aver partecipato, anche se con meno energia rispetto al passato».

La delusione e la preoccupazione del fidanzato di Luxuria

«Un certo grado di preoccupazione c’è, inutile negarlo. Bolzano non ha mai avuto finora un governo di destra – prosegue Danilo Zanvit Stecher – e l’eventualità che ciò accada rappresenta un cambiamento profondo con potenziali conseguenze negative, soprattutto sul piano dei diritti, della tutela delle minoranze e della convivenza tra le diverse comunità che abitano la nostra città». Il suo ritratto draconiano della destra segue il fallimento elettorale, poi però ammette: «come persona da sempre vicina alla sinistra, non posso che guardare con apprensione a un possibile arretramento su questi fronti, che sono per me valori fondamentali».

«Il mio impegno politico non è stato affatto un’esperienza estemporanea – ha evidenziato il candidato – la politica è sempre stata parte della mia vita, anche per una questione familiare: mio nonno, Josef Stecher è stato un importante esponente del PCI, oltre che consigliere comunale e regionale è stato attivo in CGIL per diversi decenni». Dopo aver narrato la tradizione progressista che lo accompagna, Danilo ha specificato che «questo legame mi ha trasmesso fin da giovane un forte senso di appartenenza e di responsabilità. Continuo a seguire con attenzione la vita politica, e non posso escludere una mia futura ricandidatura».

Con Luxuria nessun commento sulle elezioni «Né prima, né dopo»

«Non abbiamo minimamente affrontato il tema “elezioni” né prima né dopo», ha detto Danilo Stecher a proposito del dialogo con il suo compagno Vladimir Luxuria. Poi la concentrazione si sposta sul tema Lgbt, a breve infatti si terrà il primo Gay pride a Bolzano nella sua storia: «Il primo Pride di Bolzano è un evento di portata storica: non è solo una festa, è una manifestazione politica, una presa di parola collettiva per i diritti, l’uguaglianza e la libertà –  dice il 38enne – ma c’è un rischio enorme all’orizzonte: se il Comune dovesse passare alla destra, potremmo assistere a un pericoloso passo indietro».

Poi un nuovo attacco per demonizzare la destra: «Parliamo di forze politiche che, in molte città italiane, hanno già dimostrato di osteggiare il Pride, di attaccare i diritti delle persone LGBT+, di negare la realtà delle discriminazioni, di alimentare una narrazione tossica sul “decoro” e sull’ “ordine” per reprimere ogni forma di dissenso e visibilità». «Bolzano è sempre stata un esempio di convivenza tra culture, lingue e identità diverse – ha continuato Stecher – un governo di destra metterebbe seriamente a rischio questo equilibrio, aprendo la strada a politiche escludenti, conservatrici e divisive».

All’esponente del Team K non manca la preoccupazione per la seconda tornata elettorale: «Il ballottaggio non è una semplice scelta tra due candidati: è una linea di confine tra una città che guarda avanti, che accoglie e difende, e una città che chiude, esclude e reprime. «La posta in gioco è altissima – prosegue il candidato di Team K – serve mobilitazione, partecipazione, voce. Perché i diritti non sono mai garantiti per sempre: vanno difesi, ogni giorno, con forza e senza paura».

 

 

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di Gabriele Caramelli - 9 Maggio 2025