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Furto (con vergogna) al concerto del 1 maggio a Roma

Errata Corrige

Concerto del 1º maggio, la rettifica degli organizzatori: nessun furto dietro le quinte, ladri in azione fuori dal ristorante dove cenava la band

Cronaca - di Redazione - 5 Maggio 2025 alle 14:00

In merito all’articolo pubblicato lo scorso 2 maggio, erroneamente intitolato “Furto al concerto del 1º maggio, il “paradiso del lavoro” si rivela un covo di ladri: strumenti rubati a sfregio dei sindacati (e non solo)”, dando seguito alla richiesta di rettifica avanzata dall’organizzazione dell’evento alla nostra redazione, teniamo a precisare quanto segue: «Gli strumenti non sono stati rubati all’interno dell’area del Primo Maggio di Roma, né dietro le quinte, né nelle retrovie» come inizialmente riportato sulla base di fonti rivelatesi inattendibili, «ma sono stati rubati sulla via del ritorno vicino a un ristorante.

Concerto del 1° maggio, il furto alla band fuori da un ristorante

E quel che resta è un grande amaro in bocca… Un retrogusto disdicevole: quello tipico di una tragica farsa. Un emblema beffardo di un’Italia dove persino la celebrazione del lavoro diventa terreno fertile per la delinquenza spicciola. Sembra una barzelletta di cattivo gusto, ma è la cruda realtà. Sì, perché la celebrazione in musica di lavoro e lavoratori, proprio appena conclusa, ha registrato uno spiacevole evento che ha rovinato la festa per mano di chi, approfittando delle ricorrenza e della nutrita partecipazione dei suoi protagonisti, ha pensato bene di infliggere lo sfregio di un furto che ha colpito una delle band che si erano esibite in Piazza San Giovanni, chiamata a celebrare la nobiltà del lavoro con la loro musica, e a cui alla fine ladri ignoti hanno rubato proprio i ferri del mestiere.

La denuncia: ladri hanno sfondato il vetro del furgone rubando strumenti e valigie ai Benvegnù

Già, perché mentre fino a poco prima dal palco si declamavano i sacri principi del lavoro e della solidarietà, a concerto finito, spente le luci della ribalta, ladri ignoti si dilettavano a sgraffignare strumenti musicali e attrezzature tecniche. E la denuncia è arrivata dalle stesse vittime depredate.

«Ieri sera, dopo il Concertone del Primo maggio a Roma, dei ladri hanno sfondato il vetro del furgone rubando alcuni strumenti e valigie ai Benvegnù. Inutile raccontare la rabbia e la frustrazione che proviamo. Stiamo procedendo a denuncia formale, ma se potete in qualche modo aiutarci, confidiamo anche nell’aiuto di tutti voi. A seguire troverete foto e descrizione degli strumenti rubati. Aiutateci a fare girare il messaggio. Grazie di cuore a tutti».

Furto dopo il Concerto del 1° maggio: il paradosso del “lavoro derubato”

Recita così la denuncia dell’accaduto e l’appello d’aiuto lanciati dalla stessa band che ieri si è esibita sul palco di Piazza San Giovanni, insieme a Brunori Sas ed Ermal Meta, tributando un omaggio al loro leader Paolo Benvegnù, il cantautore e chitarrista morto improvvisamente lo scorso dicembre. Un messaggio riportato da Libero, dal post su Instagram corredato dalle foto e dalla descrizione dei vari strumenti rubati: una chitarra acustica, un basso, una pedaliera.

Il concertone del primo maggio tra cartolina e foto di un’amara realtà

E viene da chiedersi: chi erano questi “lavoratori” del crimine così solerti nel sottrarre gli strumenti del lavoro altrui? L’immancabile pletora di approfittatori che banchettano ai margini di ogni grande evento, incurante di ideologie e proclami? Alle indagini l’ardua sentenza…

 

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di Redazione - 5 Maggio 2025