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Chi è Francis Prevost: il nuovo papa venuto da Oltreoceano, uomo di curia dal cuore missionario

Il ritratto del pontefice

Chi è Francis Prevost: il nuovo papa venuto da Oltreoceano, uomo di curia dal cuore missionario

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 8 Maggio 2025 alle 21:52

Il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, nato il 14 settembre 1955 a Chicago, è già stato una figura di spicco nella Chiesa cattolica contemporanea prima di  prima di diventare Papa con il nome di Leone XIV: la sua carriera ecclesiastica è infatti ricca di incarichi rilevanti e di numerosi riconoscimenti. Un uomo di Curia con il cuore missionario. O forse  un missionario prestato alla Curia.

Chi è il successore di papa Bergoglio

Nel gennaio 2023 Papa Francesco lo ha chiamato a Roma nominandolo prefetto del Dicastero per i vescovi, un incarico strategico poiché responsabile della nomina dei vescovi in tutto il mondo. Poi, il 30 settembre 2023 Bergoglio lo ha nominato cardinale. Nei primi mesi da prefetto, l’allora arcivescovo Prevost ha preferito tenere un profilo basso dal punto di vista mediatico, ma è stato molto apprezzato per la sua capacità di ascolto e per la conoscenza delle questioni di cui si è occupato. Nonostante sia famoso per la sua discrezione, alcune sue posizioni personali sono emerse nel tempo: infatti è apparso più attento rispetto al suo predecessore nell’approccio alla comunità Lgbtq e le sue posizioni su temi come l’ordinazione delle donne e la benedizione delle unioni omosessuali non sono affatto progressiste.

Missionario in Perù per oltre dieci anni

È stato missionario in Perù per oltre dieci anni e ha ricoperto la guida dell’Ordine degli agostiniani per due volte consecutive, servendo come vescovo nella diocesi di Chiclayo. Nel 2023 papa Francesco gli ha conferito il ruolo di Prefetto del dicastero per i vescovi e presidente della pontificia Commissione per l’America latina, incaricandolo di un ruolo fondamentale nella selezione dei vescovi a livello globale.

Il dottorato sul priore nell’ordine di Sant’Agostino

Prevost si unì al noviziato dell’ordine di Sant’Agostino nel 1977 e conseguentemente abbracciò i voti solenni nel 1981. Nel suo percorso accademico figurano una laurea in Matematica alla Villanova University nel 1977, un master in Teologia conseguito presso la Catholic Theological Union di Chicago, e infine una licenza e un dottorato in diritto canonico ottenuti presso il Pontificio Collegio San Tommaso d’Aquino a Roma. La sua ultima tesi di dottorato riguardava il ruolo del priore locale nell’ordine di Sant’Agostino.

Dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1982, Prevost si mise in viaggio nel 1985 per una missione agostiniana in Perù, dove ricoprì il ruolo di cancelliere della Prelatura territoriale di Chulucanas fino al 1986. Dal 1987 al 1988 tornò negli Usa e diventò responsabile vocazionale e direttore delle missioni della Provincia agostiniana di Chicago. Poi fece nuovamente ritorno in Perù, dove per un decennio coordinò il seminario agostiniano di Trujillo, insegnando diritto canonico nel seminario diocesano e ne fu anche prefetto degli studi. Per di più, svolse compiti pastorali in parrocchia, ricoprì la carica di funzionario diocesano, formatore e vicario giudiziale.

Il ritorno negli Usa e l’amore incondizionato per il Sud America

Nel 1999 ritornò a Chicago nella sua terra natale e fu eletto priore provinciale della provincia “Mother of Good Counsel” dell’arcidiocesi. Due anni e mezzo dopo, fu eletto priore generale dell’Ordine agostiniano, ruolo che svolse per due mandati, fino al 2013. Nel 2014 rientrò in Perù, dove Papa Francesco lo designò come amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo e l’anno successivo divenne vescovo. Nel corso del suo episcopato fu anche vicepresidente e componente del consiglio permanente della Conferenza episcopale peruviana   dal 2018 al 2023. Durante il suo quinquennio, l’episcopato peruviano avrebbe avuto un ruolo importante nel consentire una certa stabilità istituzionale nelle crisi politiche che portarono alla caduta di diversi governi. Per giunta, Nel biennio 2020–2021, Prevost divenne anche amministratore apostolico di Callao, in Perù.

L’affinità con Papa Francesco

Prevost è considerato molto affine alla visione di Papa Francesco sull’ecologia, nell’attenzione verso i poveri, i migranti e la disponibilità all’incontro con le persone nella loro realtà. Lo scorso anno affermò che “un vescovo non dovrebbe comportarsi come un piccolo principe nel suo regno”. In seguito, ha sostenuto la svolta pastorale voluta da Francesco che ha consentito alle persone divorziate e risposate civilmente di ricevere la Comunione, anche se ha mostrato un certo sostegno alla dichiarazione “Fiducia supplicans”, secondo cui un prete non deve per forza accettare la scelta dei due coniugi separati.

Inoltre, il nuovo papa latino-americano è stato anche membro di sette dicasteri vaticani, oltre che della Commissione per il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, segno della fiducia che Papa Francesco riponeva nella sua competenza amministrativa. Nel settembre 2023, Prevost è stato nominato cardinale da papa Francesco, per poi assumere il titolo di Cardinale vescovo di Albano. Qualcuno lo considerava un “papabile” di compromesso, ma con un profilo internazionale che avrebbe potuto legare le diverse coscienze all’interno della Chiesa.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 8 Maggio 2025