
Provocazione totale
Casarini, provocazione totale: dopo il rinvio a giudizio “raddoppia” e mette in mare un seconda nave
Sfida alle istituzioni dell'ex non global che intende proseguire spavalderia le operazioni in mare varando una nuova imbarcazione
Dopo il rinvio a giudizio Casarini raddoppia e sfida le istituzioni. Faccia tosta senza limiti a poche ore dal rinvio a giudizio dei fondatori di Mediterranea sul business dei soccorsi. Ebbene, la ong risponde varando e mettendo in mare una nuova nave. “Al male noi rispondiamo raddoppiando il bene”, declama Luca Casarini. Nonostante sia stato rinviato a giudizio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, l’ex no-global replica con spavalderia affermando di avere a disposizione una nuova nave per le operazioni in mare. La ong tedesca Sea-Eye ha ceduto alla Mediterranea Saving Humans, di cui Casarini è co-fondatore e capomissione, la nave Sea-Eye 4.
L’ex no-global esulta: «Oggi la flotta civile è più forte di prima. Mediterranea raddoppia le sue dimensioni. Oggi Sea-Eye 4 diventa Mediterranea», dice Casarini in un video su Repubblica on line . E addirittura senza ritegno rovescia la decisione del giudice per l’udienza preliminare di Ragusa, che l’ha mandato alla sbarra assieme ad altre sei persone. Sarà lui- è la sfida- a chiamare in giudizio «le autorità italiane ci accusano, ci perseguono, costruiscono macchinazioni giudiziarie, usano i servizi segreti , ci indicano come una “minaccia alla sicurezza nazionale”. Vorrebbero intimidirci».
Il caso giudiziario per cui è stato rinviato a giudizio risale all’11 settembre 2020 quando la nave Mare Jonio (che fa parte di Mediterranea) ha imbarcato 27 migranti dalla petroliera danese Maersk Etienne della ong Maersk Tankers. “La nave danese li aveva caricati a bordo il 5 agosto al largo di Malta- ricostruisce Libero-. Tre mesi dopo la Ong di Copenaghen ha corrisposto 125mila euro alla società armatrice della Mare Jonio, la triestina Idra Social Shipping. Questa la causale: «Servizi di assistenza forniti in acque internazionali-settembre 2020». Di qui l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: viene ipotizzato il “soccorso” in mare dietro compenso.
Casarini fa la vittima e lancia il grido di battaglia: «Grazie alla cooperazione tra Sea-Eye e Mediterranea, questa nave è anche un simbolo: dimostra che un altro Mediterraneo è possibile, che un altro mondo è possibile». Quindi il grido di battaglia: «Non ci fermeranno». Insomma, tenta di fare l’eroe.