America’s cup: l’orgoglio e la sfida. Meloni: «La renderemo un evento indimenticabile. Il Sud non è più fanalino di coda» (video)

Ci sono stati l’attenzione per il Sud, l’impegno a rafforzarne «il protagonismo» nazionale e internazionale, la constatazione che il Mezzogiorno d’Italia «non è più fanalino di coda», ma assume il ruolo di «locomotiva per lo sviluppo» al centro dell’intervento di Giorgia Meloni alla presentazione ufficiale dei trofei della Louis Vuitton Cup e dell’America’s Cup a Villa Doria Pamphilj. Un evento «di carattere planetario che – ha chiarito – deve inorgoglire ogni italiano».

Meloni: «Faremo dell’America’s Cup un’esperienza indimenticabile»

«Faremo di questa occasione un successo, una esperienza indimenticabile per tutti coloro che parteciperanno all’America’s Cup», ha detto il premier, legando l’evento sportivo a un altro “asset” strategico per l’Italia, riportato dal governo al centro delle politiche nazionali: il mare. «Il mare per noi è storia, cultura, identità, è la linea blu che disegna la nostra fisionomia rendendola unica, è confine ma è anche orizzonte, è protezione, è sfida, è stimolo continuo a guardare oltre, a spingerci oltre i nostri limiti e da noi ovviamente è un pezzo fondamentale anche del sistema economico, della nostra grandezza produttiva», ha ricordato il premier.

Il Sud è tornato protagonista

Meloni quindi si è soffermata sulle opportunità di sviluppo che l’America’s cup comporta e che le istituzioni sono pronte a cogliere: l’ampliamento di Bagnoli, che insieme a Posillipo e via Caracciolo sarà la vetrina dell’evento, alla possibilità di «coinvolgere il sistema della formazione». «Vogliamo portare la Vela nelle scuole, vogliamo integrarla con l’insegnamento delle discipline scientifiche e tecnologiche, quindi scienze, tecnologia, ingegneria, matematica e così anche unire la formazione scientifica e l’esperienza sportiva», ha spiegato il presidente del Consiglio, sottolineando quindi che l’appuntamento del 2027 è una sfida «insieme sportiva, educativa, economica, sociale».

L’importanza dello «spirito di squadra»

«È stato lo spirito di squadra – ha proseguito – che ci ha permesso di vincere questa competizione ed è con lo stesso spirito di squadra che noi faremo di questa occasione un successo».

Nutrito il parterre di ministri che ha partecipato alla cerimonia, da quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti a quello della Difesa, Guido Crosetto, dal ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, al ministro della Salute, Orazio Schillaci, fino naturalmente al ministro dello Sport, Andrea Abodi. Un altro segno di quanto l’assegnazione all’Italia della sede per l’America’s cup rappresenti davvero un’occasione di primo piano.

Il ceo del Team New Zealand: «Mi auguro che Napoli 2027 sia la migliore America’s Cup di sempre»

Presente, ovviamente, anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al quale il premier ha voluto rivolgere, tra l’altro, «i complimenti per lo scudetto». «A Napoli nulla è banale, tutto è sfida», ha detto Manfredi. Per il Team New Zealand c’era il Ceo, Grant Dalton. «Napoli – ha detto – è una città meravigliosa con una squadra di calcio meravigliosa, stiamo vedendo come la città sta celebrando lo scudetto e adesso abbiamo l’onore di portare l’America’s Cup a Napoli. La tempistica è perfetta perché la manifestazione diventa un catalizzatore per la riqualificazione della città, come successo ad Auckland e Barcellona, dove abbiamo portato l’America’s Cup giovanile e femminile, vinte entrambe da Luna Rossa». «Mi auguro – ha aggiunto Dalton – che quella di Napoli nel 2027 sia la migliore America’s Cup di sempre».

Villa Doria Pamphilj, il mio intervento alla presentazione ufficiale dei trofei della Louis Vuitton Cup e dell’America’s Cup. pic.twitter.com/3oWHUqqF1L

— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 26, 2025