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I dirigenti scolastici plaudono a Valditara sull’arresto in flagranza per chi aggredisce i docenti. Ma la sinistra grida allo scandalo

Isteria e anatemi

I dirigenti scolastici plaudono a Valditara sull’arresto in flagranza per chi aggredisce i docenti. Ma la sinistra grida allo scandalo

Alle opposizioni non interessano le norme contro le violenze ai professori. Non fanno parola su questo tema. A loro interessa solo l'indottrinamento gender. Il testo infatti prevede il consenso firmato dei genitori per le ore di lezione extracurricolare sull'educazione sessuale. E i sinistri vanno in tilt

Politica - di Adriana De Conto - 30 Aprile 2025 alle 18:42

Gli operatori scolastici, professori e presidi, applaudono Valditara per le misure a loro tutela varate in Consiglio dei ministri. Mentre a sinistra non importa nulla che il governo abbia introdotto l’arresto in flagranza di reato per chi aggredisce e prende a bastonate i nostri insegnanti ed educatori. Non è un’illazione. Basta scorrere i commenti seguiti alla conferenza stampa dela ministro della Cultura e del merito per credere. A pd, M5S, Avs, +Europa l’unica cosa che interessano sono le norme sulle ore extracurriculari sull’educazione sessuale. Che avverranno con il consenso dei genitori.

I presidi: Bene Valditara

Così, da una parte abbiamo il sollievo per una norma che interviene su un’excalation di aggressioni violente. “Non possiamo che esprimere il nostro plauso al ministro Valditara sul documento, discusso oggi in Cdm. Che prevede fra l’altro l’arresto obbligatorio in flagranza di reato in caso di lesioni personali a docenti e dirigenti scolastici. Con un sensibile aggravamento delle pene”. Così il sindacato nazionale dei presidi, DirigentiScuola. “L’obiettivo -sottolinea la nota- è garantire ai nostri figli condizioni di serenità in ambiente scolastico. E per fare questo è indispensabile stringere le alleanze educative e ribadire un principio sacrosanto: l’insegnante, il dirigente scolastico e l’educatore non si toccano. Devono poter lavorare con tranquillità e senza pressioni, assolvendo a un compito fondamentale per la formazione delle giovani generazioni”.

Reazioni a sinistra: “Da Valditara cultura sessuofobica”

A sinistra scattano invece gli anatemi contro la disposizione da parte delle scuole di acquisire il consenso preventivo per iscritto dei genitori sulle ore che riguardano l’educazione alla sessualità. Ci vorrà trasparenza legata “ai soggetti esterni coinvolti, al materiale didattico che verrà utilizzato; alle finalità e alle modalità di svolgimento delle attività” , recita il documento. “I soggetti esterni autorizzati (che partecipano a queste attività ndr) devono avere requisiti di professionalità scientifica e accademica.  Per le scuole dell’infanzia e della primaria i temi legati alla sessualità che possono essere affrontati sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali”. Sono norme di buon senso, stante il fatto che l’articolo 30 della Costituzione prevede che spetta ai genitori il diritto-dovere di educare, istruire e formare i figli, soprattutto su temi sensibili. A sinistra hanno dato fondo alle isterie: ora l’indottrinamento sarà più difficile e quindi parte la cagnara. 

Nel Pd strillano che il consenso dei genitori non serve. Cecilia D’Elia, senatrice Pd e capogruppo dem in commissione Scuola, Istruzione pubblica protesta: “Restano alcuni dati certi: quanto annunciato serve solo a depotenziare l’autonomia scolastica e a ledere la libertà d’insegnamento. Qui si manifesta un accanimento contro l’educazione sessuale, che tradisce una cultura sessuofobica”. Elisabetta Piccolotti di Avs si avventura in voli pindarici che esulano dalla filosofia della norma: addirittura “Valditara ha annunciato norme che sono un grande favore alle famiglie fondamentaliste ed estremiste presenti in Italia. Pensa che il padre e la madre di Saman Abbas avrebbero firmato alla figlia l’autorizzazione a partecipare alle attività di educazione sessuale ed affettiva? Noi siamo certi che di no, ma pensiamo che lo Stato avrebbe dovuto garantire comunque, nonostante il disaccordo dei genitori, la possibilità a Saman e a tanti altri ragazzi e altre ragazze, di tante diverse culture e religioni, di essere informati e istruiti al fine di avere una sessualità libera e consapevole”.

Magi il peggiore: “Al ministro l’ossessione del gender ha dato alla testa”

Promette battaglia e con lei anche i grillini che strillano contro le norme che “scaricano la responsabilità sui genitori”, dicono in coro gli esponentio M5S in commissione Cultura. Riccardo Magi di +Europa dice che “al ministro Valditara l’ossessione del gender ha dato alla testa”. Come si evince dal quadretto poco edificante, nemmeno una parola viene spesa sulla norma sostanziale in favore di una categoria “massacrata” da assalti violenti di genitori inferociti per un’insufficienza o uuna nota ai loro pargoletti.  A Roma una docente è stata perseguitata e poi aggredita a bastonate dai genitori di un alunno; in Calabria, un insegnante è stato colpito con pugni da un genitore insoddisfatto delle valutazioni, finendo in ospedale con prognosi riservata; in Emilia-Romagna, un docente è stato ripetutamente preso a pugni e calci dal padre di uno studente, riportando lesioni con prognosi di 15 giorni. Si potrebbe andare oltre con episodi su episodi. Al governo interessano gli educatori dei nostri figli, a sinistra interessa l’educazine sessuale, ossia la libertà di indottrinamento su gender e quant’altro. Gli insegnanti ricordino chi li vuole tutelare e chi no.

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di Adriana De Conto - 30 Aprile 2025