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Trump-Zelensky, Foti: “Certo non c’è stato un capolavoro diplomatico, spero si possa recuperare”

Masseria

Trump-Zelensky, Foti: “Certo non c’è stato un capolavoro diplomatico, spero si possa recuperare”

Il ministro per gli Affari europei punta i riflettori sulla proposta Meloni per un incontro tra Usa e Stati europei: l'Occidente deve chiarire cosa vuole fare. L'intesa sulle terre rare è strategica

Politica - di Eugenio Battisti - 1 Marzo 2025 alle 17:53

“La premier Meloni ha lanciato un’iniziativa che dovrebbe essere seguita da tutti i Paesi europei. E cioè un incontro tra Stati Uniti e Stati dell’Ue, insieme ai tradizionali alleati degli Usa che non fanno parte dell’Unione”. A sottolineare la necessità di un vertice ad hoc dopo la rissa in mondovisione tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky è il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ospite del Forum in Masseria in corso a Saturnia. Per l’esponente di FdI è necessario un chiarimento anche se – dice – lo scontro di ieri è marginale rispetto alla questione centrale, capire cosa vuole fare l’Occidente. “Non possiamo – ha detto Foti – prendere la situazione di ieri e amplificarla oltre ogni ragionevole limite. Ma un chiarimento è necessario, all’interno di un Occidente che si è sempre espresso in modo compatto e unitario su alcune questioni di politica internazionale”.

Trump-Zelensky: non è stato un capolavoro diplomatico, spero si recuperi

“Ieri non c’è stato capolavoro diplomazia, è sotto gli occhi di tutti. Il che è strano perché in genere gli accordi vengono preparati in modo più accurato e non si determinano queste situazioni”, ha detto Foti sottolineando che l’intesa sulle rette rare avrebbe garantito all’Ucraina più protezione da parte degli Stati Uniti di quanto si possa pensare. “Parliamo di un accordo da 500 miliardi non di qualche euro. Mi auguro che questa vicenda possa essere recuperata, anche perché è chiaro che ad oggi vi è una sostanziale fetta di quelle materie in mano alla Cina, che poi rischia di determinare le scelte di gran parte del mondo produttivo”.

Foti: a volere le spese militari al 2% fu il governo Conte

Tra i dossier caldi sul tappeto, a proposito di nuova postura europea, quello sulle spese militari in vista di una difesa comune. Ben venga la proposta, avanzata da Ursula von der Leyen, di scorporare la spesa per la difesa dal Patto di Stabilità. “Benvenuta Europa – commenta il ministro Foti – Fratelli d’Italia lo dice da 5 anni”. Quanto alle polemiche pretestuose della sinistra, 5Stelle in testa,  il ministro ricorda ai distratti che è stato il governo Conte a firmare l’impegno del 2% per le spese militari. “Quando si lamenta che noi spenderemmo i soldi della sanità per le armi, dovrebbe avere l’onestà di dire che quell’accordo lo ha firmato lui, non altri”.

Pnrr, siamo al 52% della spesa, va accelerata

Riflettori puntati anche sul Pnrr e il possibile rinvio della scadenza prevista al 2026. “Sulla spesa del Pnrr siamo al 52% di quanto ricevuto”, sottolinea il ministro per gli Affari europei. “Va accelerata. Ma non dimentichiamo che c’è stata una situazione di programmazione più lunga del previsto. E oggi iniziamo a mettere a terra gli interventi, che si portano appresso la spesa. La Commissione europea – ha aggiunto – ha un report in tempo reale su come sta andando la spesa. E  su come si stanno o meno raggiungendo gli obiettivi del Pnrr. Penso che farà una valutazione e mi auguro che non necessiti di istanze di parte”.

“Il Green Deal porta l’Europa a diventare un giardinetto per anziani”

Infine il Green Deal. “È indubbio che l’Europa oggi deve decidere urgentemente di cambiare passo. Alcune iniziative sono state assunte. La Bussola della competitività è stata scelta bene anche nel nome, perché finalmente si dice che l’Ue possa avere una bussola, visto che negli ultimi anni ha rincorso più un’impostazione ideologica che un’impostazione realistica di tipo industriale. Il Green Deal – conclude Foti – è stata una macchina perfetta nella sua interpretazione ideologica. Ma che se applicata in senso pratico porta l’Europa a diventare giardinetto per anziani”.

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di Eugenio Battisti - 1 Marzo 2025