
Terzo mandato, De Carlo a Zaia: “La norma esiste da tempo. Il centrodestra saprà scegliere il candidato migliore”
Il dibattito sul terzo mandato sta accendendo la politica. Oggi è il governatore del Veneto Luca Zaia a sferrare l’attacco più duro contro quella che definise “un’anomalia tutta nostra. E che riguarda un centinaio di sindaci e alcuni governatori, compreso il sottoscritto”. In un punto stampa a Venezia ha dichiarato tutta la sua contrarietà: “Io non perdo i sonni, ma è inaccettabile dire che si blocchino dei mandati a amministratori eletti direttamente dal popolo altrimenti si creano centri di potere. Ed è stucchevole che la lezione venga da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento“.
L’affondo di Zaia sul terzo mandato
Zaia, in scadenza di secondo incarico come governatore della Regione Veneto, sarebbe pronto a ricandidarsi. E si dice certo che avrebbe i voti dei suoi concittadini se potesse ripresentarsi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Tuttavia, il limite dei due mandati sembra una regola ragionevole imprescindibile, per evitare che le Regioni, così come i Comuni, diventino dei “feudi” in mano a una persona per oltre i dieci anni. Non tarda ad arrivare la replica a Zaia da parte del coordinatore regionale in Veneto, senatore Luca De Carlo.
De Carlo: “Spiace che Zaia personalizzi”
“Spiace che il presidente Zaia abbia personalizzato il tema del terzo mandato. La norma che lo disciplina esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato alle elezioni regionali del Veneto – aggiunge De Carlo- siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.
Terzo mandato, De Carlo: “Il centrodestra saprà sceglire il candidato migliore”
FdI e il centrodestra mirano a una ricomposizione invitando Zaia ad evitare personalismi. Del resto lo stesso governatore del Veneto fa proprio il mantra “prima il Veneto e i suoi cittadini”: “Come diceva Eduardo de Filippo: prima adda passà ‘a nuttata. Ora siamo in una fase nella quale tutti parlano, ma poi ognuno deciderà cosa fare del proprio futuro- ha aggiunto- . Lo farà la Lega e lo farò anch’io. “Non auspico per forza di cose una corsa in solitaria – ha specificato Zaia a domanda diretta- . Occorre fare sintesi delle diverse posizioni. Ma ritengo fondamentale che prima di tutto vengano ascoltati i veneti, e mi pare assurdo non farlo. Non faccio battaglie ma rimango convinto che sia sbagliato calare nomi dall’alto”.
Ben vengano le riflessioni, ha aggiunto, “dopodiché si tratterà di capire quale continuità si darà a questa amministrazione e soprattutto quando saranno rispettati i veneti”. La regione Veneto sarà chiamata al voto alla fine del di del 2025. Dunque il tempo del confronto è lungo. Il centrodestra- è l’invito di FdI- saprà trovare un sintesi. Come sempre.