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Uragano Sinner: travolge Fritz, fa volare la Rai, rilancia il Made in Italy: e ci fa riscoprire l’orgoglio di dirsi italiani

Cronaca - di Chiara Volpi - 13 Novembre 2024 - AGGIORNATO 13 Novembre 2024 alle 17:48

Jannik Sinner travolge Fritz, fa volare gli ascolti Rai e rilancia il brand del “Made in Italy” nel mondo: un’icona nazionale che ci fa riscoprire a ogni vittoria l’orgoglio di dirsi italiani… Il campione azzurro dà spettacolo su Rai 2 e Viale Mazzini vola negli ascolti. Il match delle Atp Finals di Torino che ha visto Jannik Sinner battere senza storia l’avversario americano per 6-4 6-4, in onda ieri sera – martedì 12 novembre – in prima serata sulla seconda rete, ha tenuto incollato davanti al piccolo schermo un media di 2 milioni e 111 mila spettatori pari al 10,1% di share. E non è sicuramente solo un fatto di ascolti.

Sinner asfalta Fritz e traina gli ascolti della Rai

Lo straordinario successo del talento azzurro, campione sul campo e esempio di correttezza e umiltà fuori dal terreno di gioco, dimostra che l’Italia che crede negli incrollabili valori di sempre e nella tenacia nel perseguirli si ritrova in questo 23enne di Sesto Pusteria che con pacatezza e rispetto si è imposto all’attenzione internazionale riassume il meglio del Made in Italy: anima, corpo e brand che a lui si affidano per rilanciare l’immagine di un Paese in aperto rilancio.

Campione nel tennis, maestro di umiltà e determinazione, mago degli ascolti

Il boom sportivo e mediatico del tennista alto-atesino è allora l’ultima conferma di un Paese pronto a ritrovarsi e a fare quadrato intorno all’uomo simbolo, punto di riferimento e di “ideali”. E allora, 10,1% di share e un media di 2 milioni e 111 mila spettatori rilanciano attraverso il fenomeno Sinner – e in questo caso grazie alle ATP Finals di Torino, il torneo di tennis che vede impegnati i primi otto giocatori del mondo e che è stato una delle prime competizioni che ha consolidato la fama del nostro alfiere nazionale – non solo la Rai che svetta negli ascolti rispetto a competitor con palinsesti accattivanti e competitivi.

Sinner, il simbolo di un Paese che ha ritrovato l’orgoglio (e la vittoria)

Ma anche quanto l’effetto corroborante degli ascolti della tv di Stato grazie all’uragano Sinner trascini con sé un effetto energizzante sul seguito d’immagine che dal fenomeno tennistico si estende ampio raggio sull’idea di un Paese in grande rilancio che gode della fiducia (e del tifo) degli italiani che, partigianerie a parte, hanno finalmente ritrovato l’orgoglio di riconoscersi e dirsi tali.

Testimonial dell’italianità migliore nel mondo

Anche perché l’altoatesino che gioca da numero 1 del mondo ha una presa sull’immaginario – non solo televisivo – che va ben al di là della comunità tennistica. Tanto che, come rileva non a caso Libero quotidiano a riguardo, «come lo è per Sky, (il campione azzurro ndr) si rivela un volano anche per il marchio Rai in tutto il mondo. E l’effetto Sinner, oltre a coinvolgere le giovani promesse come Flavio Cobolli o Jasmine Paolini, che tanto bene ha fatto quest’anno, trascina l’intero movimento tennistico, tanto che i tesserati stanno arrivando al milione». Ma anche, al tempo stesso, un potente traino del Made in Italy dato che, non a caso, tra i suoi sponsor figurano brand come Parmigiano Reggiano, Lavazza e Technogym, che affidano all’immagine del talentuoso tennista sulla vetta del mondo il ruolo di testimonial d’eccezione.

Sinner, icona di un Paese che punta alla vittoria

Un giovane uomo dalla determinazione vincente, spaziale sul terreno di gioco, e umano più che mai quando si accorge che sugli spalti qualcosa non va e ferma il gioco. Interviene. Presta attenzione e offre bottigliette d’acqua per i soccorsi. Un ragazzo dall’orgoglio che mai potrà diventare presunzione, forte del valore dei messaggi che veicola: da quelli sportivi, a quelli pubblicitari. Un talento mondiale dai valori semplici e sempreverdi, che ha assunto senza chiederlo un po’ il ruolo di portabandiera che può avere una funzione psicologica molto simile a quella che caratterizzò la vittoria della nostra nazionale ai Mondiali dell’82. Ossia, il simbolo di un Paese che con orgoglio e tenacia punta alla vittoria, e non solo sul tappeto di gioco. Oggi il testimone passa a Jannik: e la scelta si rivela a ogni conquista – a largo raggio – più vincente che mai…

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di Chiara Volpi - 13 Novembre 2024