Report, Trancassini: “Basta fango. La Camera valuti gli estremi per un’azione legale”
La Camera dei deputati potrebbe intraprendere un’azione legale contro Report “a tutela della propria onorabilità”. Il deputato questore, Paolo Trancassini, ha infatti annunciato la volontà di proporre una valutazione in questo senso al presidente e agli uffici competenti. L’iniziativa prende le mosse dal “vergogno servizio” su Antonella Giuli, addetta stampa di Montecitorio, accusata di lavorare per FdI in contrasto con i vincoli contrattuali e presentata anche da una fonte anonima come beneficiaria di un trattamento di favore su turni e orari. Giuli, oltre a smentire le accuse professionali, per fare chiarezza è stata costretta a spiegare pubblicamente che alla base di alcuni esoneri c’è una legge 104 per il figlio malato. Ma l’operazione di killeraggio mediatico contro la professionista, ha avvertito Trancassini, finisce per colpire anche la reputazione della Camera. L’annuncio del questore della Camera arriva, per altro, nel giorno in cui il senatore Maurizio Gasparri ha annunciato di aver depositato un ricorso all’Agcom per il servizio sulla Liguria che Report ha mandato in onda la sera della domenica elettorale, dunque a urne aperte.
Trancassini: “L’attacco sferrato da Report tenta di infangare anche la Camera”
“Dopo il vergognoso servizio di Report di ieri sera – ha detto Trancassini – voglio esprimere la mia più totale solidarietà ad Antonella Giuli, stimata giornalista assunta dall’Ufficio stampa della Camera dei deputati il 1 gennaio 2024 insieme ad altri due professionisti. L’attacco sferrato da Report tenta di infangare in modo falso e strumentale non solo la reputazione di Antonella Giuli, ma anche la Camera dei deputati: sostenere, come viene chiaramente detto nel servizio, che Giuli è pagata dall’Ufficio stampa della Camera ma lavora per la comunicazione di Fratelli d’Italia non solo è falso, ma tenta far passare un messaggio che speravamo fosse stato consegnato alla storia”.
“Proporrò al presidente e agli uffici competenti di valutare se ci sono gli estremi per un’azione legale”
“Il messaggio subliminale che viene diffuso da Report – ha chiarito Trancassini – ricalca l’idea che la Camera dei deputati è un palazzo nel quale si possono prendere alti stipendi senza lavorare, una becera forma di qualunquismo che speravo fosse stata superata con l’archiviazione della stagione della ‘scatoletta di tonno’. È importante ribadire invece – ha proseguito il deputato questore – che qui alla Camera le risorse vengono spese con criterio e buonsenso, scegliendo professionisti come Antonella Giuli che fanno il loro lavoro come e più degli altri”. “Nel servizio vengono messe insieme una serie di accuse gravissime, non verificate, false e diffamatorie in linea con la nuova stagione di Report che nel momento in cui decide di colpire una persona lo fa con uno strumento molto conosciuto in agricoltura, lo spandiconcime: un mezzo poco preciso ma che ha un raggio di azione molto ampio. Di fronte a questa situazione inaccettabile – ha concluso Trancassini – proporrò al Presidente e agli uffici competenti di valutare se ci sono gli estremi per intraprendere un’azione legale a tutela dell’onorabilità della Camera dei deputati”.
Gasparri deposita il ricorso all’Agcom per il servizio sulla Liguria a urne aperte
In merito al ricorso presentato all’Agcom per violazione del silenzio elettorale, poi, Maurizio Gasparri ha sottolineato che “la sconfitta di Report e delle sinistre non ha reso inutile” l’iniziativa. “Il fallimento della manovra politica non cancella le gravi colpe di Report e della Rai”, ha proseguito il capogruppo azzurro al Senato, che aveva annunciato l’esposto già all’indomani del servizio.