
Putin apre a Trump sul cessate il fuoco in Ucraina. Il Cremlino: con Biden interrotta la “linea speciale”
Vladimir Putin è disponibile a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato: lo riporta Reuters sul sito citando cinque fonti. Secondo i cinque attuali ed ex funzionari russi il Cremlino potrebbe ampiamente accettare di congelare il conflitto lungo le linee del fronte. Secondo tre fonti, potrebbe esserci spazio per una trattativa sulla precisa spartizione delle quattro regioni orientali di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson, parzialmente occupate dalla Russia.
Ecco dove Putin potrebbe negoziare con Trump
Sulla anticipazione è intervenuto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass, facendo riferimento all’articolo Reuters che dettaglia i punti su cui Putin potrebbe negoziare. “Il presidente ha ripetutamente e coerentemente dichiarato la sua disponibilità al contatto e ai negoziati” ma “nessuno scenario di congelamento del conflitto” in Ucraina “ci andrebbe bene”: “Per noi è importante raggiungere i nostri obiettivi, che sono ben noti a tutti”, ha dichiarato ancora Peskov riferendosi all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe.
L’ultima telefonata con Biden è del 12 febbraio 2022
La linea di comunicazione istituita per disinnescare le crisi tra il Cremlino e la Casa Bianca non è attualmente in uso, ha detto il portavoce della presidenza russsa Dmitry Peskov all’agenzia Tass. “Abbiamo tra i due presidenti di Russia e Stati Uniti una speciale linea sicura per le comunicazioni”, ha detto Peskov mercoledì, secondo l’agenzia. Ma alla domanda se questa linea sia ancora in uso, anche per le emergenze, il portavoce ha risposto: “No”. L’ultima telefonata del presidente Vladimir Putin con il suo omologo statunitense Joe Biden è stata il 12 febbraio 2022, secondo il Cremlino, pochi giorni prima che la Russia lanciasse la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina
Da Pechino invito alla calma sul nucleare
La Cina chiede “calma” e “contenimento” dopo la firma da parte di Vladimir Putin della nuova dottrina nucleare russa che estende i casi in cui Mosca prevede una risposta con l’arma nucleare. “Nelle attuali circostanze, tutte le parti dovranno mantenere la calma e dare prova di contenimento, lavorando insieme con il dialogo e le consultazioni per allentare le tensioni”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian.