
“Mi fa paura il negazionismo dei cortei violenti”: Mauro Mazza infilza la sinistra “giustificazionista” (video)
Sconcertante spettacolo sui cortei violenti: la sinistra prosegue nel suo giustificazionismo dei “bravi ragazzi”, un po’ su di giri ma che vanno ascoltati e capiti. Mauro Mazza si oppone a questa visione: accade negli studi di 4 di Sera. Dove la recrudescenza di odio e di slogan violenti – il gesto della p38 grida vendetta – viene analizzata dagli ospiti in studio. Da applausi l’intervento dell’ex direttore di Rai1, scrittore ed editorialista, che proprio in virtù della sua esperienza giornalistica sul periodo terribile degli Anni di Piombo può a buon diritto dire: Attenzione a giustificare : “Le manifestazioni che si tramutano in violenza mi spaventano – afferma Mazza-. Ma mi fa ancora più paura un certo negazionismo, una certa sottovalutazione: quella sì che ricorda il clima dei primi anni ’70. Faccio una citazione storica che affido anche alla memoria del professor Pasquino (ospite in studio, ndr)”.
Cortei e violenza, Mauro Mazza inchioda gli ospiti a 4 di Sera : “Mi fa paura la sottovalutazione che se ne fa”
“Dicembre 1970, il Prefetto di Milano Libero Mazza presenta un rapporto in cui dice ‘attenzione, sta emergendo in più fronti una violenza politica con cui dovremo confrontarci per limitarne i danni fin da adesso’- ricorda -. E indicava tre fronti: estremismo di destra, di sinistra e anarchico. Rapporto inascoltato: perché per arrivare a certa sinistra che ammetteva che c’era quella violenza e che non erano fascisti rossi, erano comunisti estremisti, ci volle il sequestro Moro. E le parole in coscienza di Rossana Rossanda che disse: ‘questi sono nel nostro album di famiglia’”. Parole sagge e di buon senso. Ma sia la Gualmini in studio per il Pd, sia la giornalista Sara Manfuso, sono sembrate non avere ascoltano neanche una parola. Nonostante i conduttori mandassero video sulle violenze dello scorso venerdì che hanno mandato in ospedale diversi agenti sono state in grado di affermare l’inverosimile: la prima dando la colpa al “clima” del governo Meloni; la senonda invocando ascolto e comprensione per quei poveri ragazzi violenti. Ecco, abbiamo capito in un secondo cosa volesse dire Mazza: questo negazionismo fa più paura delle violenze stesse.
Gualmini e Manfuso: “Attenti a criminalizzare quei ragazzi”
Da molte parti si dice che la destra esagera nel rievocare gli Anni di Piombo. Eppure i toni e le forme di questi giorno non lasciano tranquilli, anche perché è da tempo che assistiamo a scene intollerabili. La raffigurazione plastica del giustificazionismo di cui Mazza giustamente parlava- da parte di una certa sinistra – è andato in scena , infatti, in modo plastico. “Penso che ci siano tanti ragazzi che abbiano bisogno di essere ascoltati e che in quelle piazze vanno perché gridano alla politica tutta, trasversalmente, di prestar loro l’attenzione che meritano”, ha affermato Sara Manfuso. Mazza non può far altro che scuotere la testa. Ma “Non tutti sono violenti”, si scalmana Gualmini, solitamente sobria e dialogante. Pur condannando gli eccessi, ha affermato che si tratta di ragazzi “che si preoccuopano per le sorti del mondo, starei attenta a criminalizzarli”. Di qui l’attacco alla Meloni: questi scontri violenti sarebbero per lei incoraggiati “dal clima di repressione favorito da questo governo”. L’intervento della professoressa Gualmini lascia di stucco.