“L’Altro femminismo”: convegno a Roma promosso dall’Arsenale delle Idee, con il Secolo e la Fondazione An
Un convegno a più voci di donne che non si riconoscono nel femminismo canonico ma che hanno molto da dire e non intendono restare in silenzio dinnanzi allo scenario attuale e al racconto prevalente sulle questioni femminili e di genere. Sabato 16 novembre, a Roma (Teatro Duse, via Crema 8) si svolgerà l’incontro dal titolo “L’altro femminismo, stavolta parliamo noi”, promosso dall’ Arsenale delle Idee in collaborazione con il Secolo d’Italia e con il patrocinio della Fondazione Alleanza nazionale. L’incontro verrà trasmesso in diretta streaming da Radio radicale.
Sabato convegno a Roma: “L’altro femminismo, ora parliamo noi”
Si parlerà di temi che stanno a cuore alle donne da un punto di vista “differente” per capovolgere un antico stereotipo che le donne di destra continuano a subire. Le protagoniste sono convinte che il discorso pubblico sulle questioni femminili e di genere non sia monopolio della sinistra. “Il nemico non è certo un improbabile patriarcato”, si legge in una nota degli organizzatori, “ma una cultura della cancellazione che svilisce lo specifico femminile arrivando a vedere nell’uso della parola ‘donna’ un fattore di discriminazione. Esiste dunque un vasto territorio dove la destra e le sue rappresentanti devono recuperare un protagonismo già presente negli anni Settanta quando dinanzi al femminismo barricadero si rispose con la rivista Eowyn. E più tardi con organizzazioni femminili che discutevano di bioetica e di condizione femminile nel Terzo mondo. Si parlerà di tutto questo respingendo ogni stereotipo con giornaliste, psicologhe, professioniste, scrittrici e docenti”.
Giornaliste, psicologhe, scrittrici e docenti a confronto
Al convegno interverranno Annalisa Terranova (giornalista), Manuela Lamberti (imprenditrice), Madina Fabretto (giornalista), Francesca Notargiovanni (docente scolastica), Alessia Serrao (sociologa), Nausica Cangini (psicoterapeuta), Gloria Sabatini (giornalista), Simonetta Bartolini (docente universitaria), Brunella Bolloli (giornalista), Cristina Di Giorgi (giornalista), Monica Dimonte (psicoterapeuta), Germana Pigliucci (funzionaria Pubblica amministrazione) e Dounia Ettaib (scrittrice).
Il discorso pubblico sulle questioni femminili non è monopolio della sinistra
“Dopo due incontri online con L’Arsenale delle idee (uno lo scorso 8 marzo e uno per la giornata contro la violenza sulle donne)”, spiega Annalisa Terranova tra le promotrici dell’evento, “abbiamo sentito la necessità di un incontro più politico. Perché non provare a spiegare chi siamo e da dove veniamo? Questo è solo uno dei motivi. L’altro è l’urgenza culturale di contrapporsi al lessico che annulla lo specifico donna. Il genere auto-percepito è la scorciatoia per arrivare a dire che l’identità femminile non esiste. L’utero in affitto è un modo per appropriarsi del corpo femminile e del suo potere procreativo. Ovunque in Europa questi sono temi che le donne più consapevoli (spesso femministe di vecchia generazione) osteggiano con forza. È assolutamente necessario che si levi anche la voce delle donne della nostra area”.