
Kelany: “Dal governo nessuno scontro con le toghe, ma chi giudica deve essere imparziale”
“Il governo non ha mai alimentato lo scontro” con la magistratura “semmai lo hanno fatto alcuni giudici politicizzati che hanno riportato nelle proprie decisioni delle convinzioni politiche. Chi giudica deve essere imparziale, lo richiede la costituzione, e nei casi che ci hanno occupato in questi giorni non è stato così”. A dirlo in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno Sara Kelany, responsabile immigrazione di Fratelli d’Italia.
Kelany: l’ostilità alla soluzione Albania è puramente ideologica
Proprio la parlamentare di FdI ha firmato l’emendamento sui trasferimenti in Albania che dà la competenza alle corti d’appello sul pronunciamento per i trattenimenti o prolungamenti dei trattenimenti dei migranti. Emendamento che ha scatenato la protesta dell’Anm. “L’emendamento – spiega Kelany a Michele De Feudis della Gazzetta del Mezzogiorno – risponde a molteplici necessità. Le sezioni specializzate in materia di immigrazione hanno moltissime competenze, non solo quelle relative ai trattenimenti. Spostare alle corti d’appello le competenze relative alle convalide dei trattenimenti serve per decongestionare il grande carico di lavoro delle sezioni specializzate, in modo da velocizzare le pratiche quotidiane; contestualmente serve ad innalzare alla cognizione di un giudice superiore questioni che riguardano i diritti umani, perché ricordo che si tratta di convalide dei trattenimenti di chi richiede protezione internazionale”.
Sulla ostilità alla “soluzione Albania”, elogiata dalla stessa von der Leyen e additata a modello dal governo inglese e dal suo premier laburista, Kelany ribadisce: “La soluzione Albania è stato un grande successo del presidente Meloni” e “solo la sinistra italiana è rimasta, isolata, a gridare allo scandalo. L’ostilità è dettata unicamente da ragioni strumentali e ideologiche, perché chiunque guardi alla questione con pragmatismo, non può che dare atto della sua validità, come sta accadendo trasversalmente in Europa”.
“Lezioni di amor di patria dalla sinistra? No, grazie”
E sulla polemica per le frasi di Musk contro i giudici italiani, Kelany osserva: “Mai dal Partito democratico ho sentito tuonare quando addirittura capi di governo esteri, come Sanchez, hanno contestato nostri provvedimenti. Oggi, per la frase di una persona che attualmente è ancora è un privato cittadino si indignano. Salvo parlar male dell’Italia in ogni contesto estero, lavorare contro il proprio rappresentate in commissione Europea e andare in Europa a chiedere addirittura di aprire procedure d’infrazione contro L’Italia. Non accettiamo da queste persone lezioni di amore per la Patria”.