CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

fazzolari giuli

“Notizia pateticamente inventata”: Fazzolari smonta il gossip sulla presunta ostilità a Giuli

Politica - di Federica Parbuoni - 24 Ottobre 2024 - AGGIORNATO 24 Ottobre 2024 alle 20:06

È una “notizia falsa e pateticamente inventata”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, è costretto nuovamente a smentire alcuni retroscena che lo riguardano e che, stavolta, vertono intorno a una sua presunta ostilità nei confronti del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Tutto ruota intorno alle dimissioni di Francesco Spano da capo di gabinetto del Mic, dopo le anticipazioni di Report su un suo potenziale conflitto di interessi risalente ai tempi del Maxxi, che tra l’altro si sarebbe aperto quando ne era presidente Giovanna Melandri. “Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante”, ha spiegato Spano. Nei retroscena, però, la vicenda è diventata l’occasione per rilanciare la tesi dei “fratelli coltelli” all’interno della destra, chiamando in causa non solo Fazzolari, ma anche il presidente della Commissione cultura della Camera, Federico Mollicone, il quale a sua volta ha smentito la distanza dal ministro, chiarendo invece di coltivare nei suoi confronti “pieno sostegno e massima fiducia”. E a chiarire che “non c’è alcun caso Giuli” è stato anche lo stesso ministro.

Il ministro: “Non esiste alcun caso Giuli, con governo e FdI concordia e serenità”

Giuli, smontando l’idea che esista un caso che lo interessa, ha spiegato che “è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico”. Intrattenendosi brevemente con i giornalisti al termine della presentazione della rivista della Biennale di Venezia, il ministro ha chiarito di sentirsi “sostenuto dalla maggioranza”. “Lo testimoniano – ha aggiunto – le dichiarazioni e i miei rapporti quotidiani con il governo e con il partito di maggioranza. C’è un rapporto di concordia e di volontà di andare avanti, con forza, condivisione e serenità”, ha concluso.

Fazzolari: “Stimo Giuli, le ricostruzioni sono del tutto inventate”

“Anche oggi leggo ricostruzioni del tutto inventate sul mio conto. Non c’è nessuno scontro tra me e il ministro Giuli. Notizia falsa e pateticamente inventata”, ha chiarito Fazzolari, sottolineando che “io e Alessandro Giuli ci conosciamo da più di trent’anni, è una persona che stimo e della quale apprezzo la grande professionalità”. “Gli attacchi scomposti che gli sono stati rivolti da quando è diventato ministro – ha aggiunto il sottosegretario – sono sconcertanti e fanno ben capire quanti interessi abbia da difendere la sinistra all’interno del ministero della Cultura”.

Mollicone: “Basta con character assassination e dicerie sull’untore”

“Pieno sostegno e massima fiducia ad Alessandro Giuli, con cui porteremo avanti il programma di FdI e del centrodestra nel campo culturale” sono stati espressi anche da Mollicone. “Ho sempre difeso pubblicamente il ministro – e continuerò a farlo – e la nomina del capo di gabinetto in quanto decisione legata al rapporto fiduciario”, ha proseguito il presidente della Commissione Cultura della Camera, richiamando anche la pubblica difesa della scelta del ministro, dopo le critiche espresse dalle associazioni pro vita. “Dispiace per quello che è successo e ho appreso delle vicende dalla tv. Chi mi conosce sa che sono contrario a questo giornalismo da character assassination. Il governo e il Parlamento devono essere giudicati sul merito delle politiche e dei provvedimenti, non sulle dicerie dell’untore. Sciascia sarebbe d’accordo”, ha aggiunto Mollicone, soffermandosi anche sulla questione di un momento di tensione che ci sarebbe stato con la sorella di Giuli, Antonella, storica addetta stampa di FdI, e raccontato in alcune cronache politiche quasi come un match di boxe mancato per poco. “È un’ottima professionista, con cui ho storici rapporti di stima. Le ricostruzioni sono completamente infondate”, ha chiarito Mollicone.

Rampelli: “L’opposizione non sa fare il suo lavoro e si aggrappa a gossip e camarille”

Per il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, “il vero problema è che l’opposizione non sa fare il suo lavoro”. “Tutto quello che dovrebbe essere accessorio, il gossip e le camarille, diventa strumento di battaglia politica da parte della minoranza perché nel merito – ha sottolineato Rampelli, ospite di Coffee break su La7 – non sa da che parte cominciare. E quando ci prova è divisa. Basta vedere le votazioni multicolori sui provvedimenti: nello stesso schieramento c’è chi vota bianco, chi vota rosso, chi vota verde”. Quanto alle dimissioni di Spano, Rampelli ha sgombrato il campo dalle illazioni circolate sul partito. “Non hanno nulla a che vedere con la presunta omofobia che in FdI, come in tutti i partiti italiani, non ha diritto di cittadinanza. Non vorrei diventasse un alibi”, ha chiarito il vicepresidente della Camera.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Federica Parbuoni - 24 Ottobre 2024