CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

migranti Albania Viminale ricorso

Migranti in Albania, il Viminale tira dritto e fa ricorso contro la sentenza del Tribunale di Roma

Politica - di Angelica Orlandi - 22 Ottobre 2024 - AGGIORNATO 22 Ottobre 2024 alle 17:40

Il Viminale ha dato mandato all’avvocatura dello Stato di preparare i ricorsi contro la sentenza del Tribunale di Roma che ha bocciato il trattenimento dei 12 migranti in Albania; trasferiti in Italia sabato scorso dopo la mancata convalida. Lo apprende l’Adnkronos. Lunedì il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi ha dato via libera al dl sui Paesi sicuri che mira a ‘blindare’ gli hotspot in Albania. La misura ‘trasla’ l’elenco dei Paesi considerati sicuri dal decreto interministeriale a un decreto ad hoc, con l’obiettivo di renderlo norma primaria. (Nella foto il ritorno dei migranti al porto di Bari).

Il Viminale dà mandato al Consiglio di Stato di preparare i ricorsi

Secondo il Viminale l’ordinanza è viziata perché non applica la norma italiana sui Paesi sicuri e «travisa» la sentenza del 4 ottobre della Corte di giustizia europea. In sostanza, sostiene il ministero, mentre il verdetto europeo implica che non possano essere considerati sicuri Paesi in cui ci siano zone insicure; nel caso italiano sia il Bangladesh che l’Egitto, da dove provenivano i 12 migranti trasferiti in Albania, garantiscono i rimpatri su tutto il territorio nazionale, senza eccezioni. Le eccezioni, come si legge nelle schede redatte dalla Farnesina, riguardano “solo” gruppi sociali: omosessuali, minoranze, dissidenti, oppositori politici, attivisti per i diritti umani. E dunque, è il ragionamento del Viminale, non si può bocciare il trattenimento. Ma semmai valutare caso per caso, i motivi gravi per cui il singolo richiedente asilo non possa essere riportato nel suo Paese d’origine.

Migranti in Albania, il Viminale: “L’ordinanza Ue carente”

Non è tutto: il ministero dell’Interno ritiene anche che l’ordinanza presenta «carenza assoluta di motivazione o motivazione apparente»; poiché il tribunale si sarebbe «limitato a svolgere una serie di considerazioni astratte in diritto». L’ordinanza – conclude il Viminale – «deve essere cassata non solo per essersi fondata su una ricostruzione normativa errata; ma anche per aver completamente omesso di indicare le ragioni che hanno condotto il Tribunale ad affermare che il Paese di origine» dei migranti «non fosse sicuro per loro».

I paesi sicuri

Come ampiamente riportato, è stato  rivisto l’elenco dei Paesi sicuri, “recependo le indicazioni della recente sentenza della Corte di Giustizia Ue”. In particolare, sono stati rimossi i Paesi rispetto ai quali erano previste “eccezioni di carattere territoriale”: (Camerun, Colombia e Nigeria). Il nuovo elenco è ora contenuto in un provvedimento con forza e valore di legge per evitare possibili disapplicazioni fondate su interpretazioni della “Direttiva Accoglienza”: (la quale, tra l’altro, non appare “dettagliata e incondizionata”, rimettendo il suo recepimento ai singoli Stati membri).

L’elenco è ora composto da 19 Paesi sicuri, individuati secondo i criteri stabiliti dalla normativa europea (vedi l’art. 2bis del decreto legislativo 25/2008) e dai riscontri rinvenibili dalle fonti di informazione fornite dalle organizzazioni internazionali competenti. Si tratta di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. L’elenco dei Paesi sicuri verrà aggiornato periodicamente, sempre mediante atto avente forza di legge.

Piantedosi aveva subito annunciato una reazione: “Rispetto per i giudici ma faremo ricorso”

Il titolare del Viminale lo aveva detto e or tira dritto. “Nutro profondo rispetto per i giudici, ma porteremo avanti la nostra battaglia all’interno dei meccanismi giudiziari: presenteremo ricorso fino ai massimi gradi della giurisdizione”. Lo Aveva detto a Ventimiglia nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Angelica Orlandi - 22 Ottobre 2024