Licenziato perché trovato con una zeppola in mano: scatta lo sciopero nella fabbrica di Forlì
Un licenziamento per “dolce” causa, piuttosto che per giusta causa. Trovato a mangiare una prelibatezza, sorpreso con una zeppola in mano custodita dall’azienda, durante l’orario di lavoro, un operario del magazzino di Coop Alleanza 3.0 gestito da Afv Logistica di Forlì è stato licenziato dalla ditta. E la decisione ha scatenato l’immediata solidarietà dei colleghi, 120 tra dipendenti e interinali, che hanno incrociato le braccia e organizzato un presidio stamattina dalle 10.30 alle 11.30.
Secondo Cisl e Cgil, il lavoratore avrebbe preso la zeppola da una scatola già aperta che era situata nel bancale dei resi, zona che il lavoratore aveva il compito di riordinare. La zeppola è stata immediatamente rimessa a posto”.
Licenziato per la zeppola, ma non era un furto…
I sindacati, che parlano di “licenziamento illegittimo”, attaccano: “In un magazzino dove si movimentano alimenti è diventato reato avere un alimento in mano per poi riporlo. Il licenziamento è stato comminato per un presunto reato di appropriazione indebita/furto, non chiaramente qualificato e/o sostenuto in assenza di prove o sussistenza di reato, ma di mere supposizioni, come di fatto denunciato nella relativa lettera di contestazione disciplinare”. “La difesa dei diritti dei lavoratori è fondamentale, soprattutto in situazioni in cui si mette in discussione la loro dignità e il loro sostentamento – concludono -. L’iniziativa di sciopero e presidio è un modo per ribadire questi principi e per chiedere giustizia in questo caso specifico, ma anche per sensibilizzare su una problematica più ampia che coinvolge molti lavoratori”.