Dal Cdm fondi per l’emergenza maltempo: ecco tutti i comuni lombardi, toscani ed emiliani sostenuti
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato “la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di dodici mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 9 giugno al 13 luglio 2024 nel territorio delle province di Bergamo e di Brescia.
Il Cdm e lo stato di emergenza per il maltempo
Per i primi interventi sono stati stanziati euro 4.700.000; la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di dodici mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, a partire dal giorno 17 ottobre 2024, nel territorio della Regione Emilia-Romagna. Per i primi interventi urgenti sono stati stanziati euro 15.000.000; la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di dodici mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il giorno 18 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Marradi e di Palazzuolo sul Senio della Città Metropolitana di Firenze e il giorno 23 settembre 2024 nel territorio dei comuni di Castagneto Carducci, San Vincenzo e Bibbona in provincia di Livorno e di Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance e Guardistallo in provincia di Pisa. Per i primi interventi sono stati stanziati euro 8.700.000″. Lo rende noto Palazzo Chigi al termine del Cdm.
Il Cdm ha dato inoltre disco verde a un “ulteriore stanziamento di euro 12.000.000 per la realizzazione degli interventi relativi allo stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna, di Forlì-Cesena e di Rimini a partire dal 17 settembre 2024″.
Le direttive approvare dal governo
Due direttive europee ma anche i primi tre testi unici sul fisco e altre misure hanno ottenuto oggi il via libera definitivo in Cdm. Nello specifico, rende noto Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri ha approvato in esame definitivo l'”attuazione della direttiva (Ue) 2020/285 del Consiglio del 18 febbraio 2020 che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda il regime speciale per le piccole imprese e della direttiva (Ue) 2022/542 del Consiglio del 5 aprile 2022 recante modifica delle direttive 2006/112/CE e (UE) 2020/285 per quanto riguarda le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto (decreto legislativo) (Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr – Ministro dell’economia e delle finanze); Attuazione della direttiva (Ue) 2023/946 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 maggio 2023, che modifica la direttiva 2003/25/CE per quanto riguarda l’inclusione di requisiti di stabilità migliorati e l’allineamento di tale direttiva ai requisiti di stabilità definiti dall’organizzazione marittima internazionale (decreto legislativo) (Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr – Ministro delle infrastrutture e dei trasporti)”.
E ancora: “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, recante attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata (decreto legislativo) (Ministro della giustizia)”.
Sul fronte fisco, via libero definitivo al “Testo unico delle sanzioni tributarie, amministrative e penali (decreto legislativo) (Ministro dell’economia e delle finanze); Testo unico dei tributi erariali minori (decreto legislativo) (Ministro dell’economia e delle finanze); Testo unico della giustizia tributaria (decreto legislativo) (Ministro dell’economia e delle finanze)”.
Via libera definitivo anche al “Regolamento recante modifiche ai criteri e alle procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76 (decreto del Presidente della Repubblica) (Presidente del Consiglio dei ministri)” nonché al “Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 ottobre 2023, n. 208, recante regolamento di organizzazione del Ministero dell’istruzione e del merito (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) (Ministro dell’istruzione e del merito)”.