Camion sulla folla a Tel Aviv, vicino la sede del Mossad: 33 feriti. L’autista freddato da civili armati
Tra i feriti dell’attacco vicino Tel Aviv ci sono molti anziani che erano appena sbarcati dall’autobus diretti ad un vicino museo per prendere parte alla giornata di commemorazioni nazionali per le vittime del 7 ottobre e degli scontri successivi. Lo scrive il Times of Israel, che aggiorna ancora il bilancio dei feriti, citando i servizi di emergenza.
Sono 33 le persone colpite dall’attacco, in cui un camion è piombato sulle persone presenti ad una fermata di autobus vicino Tel Aviv. Sei di loro sono rimasti feriti in modo grave, 7 hanno riportato ferite di moderata gravità, venti sono rimasti leggermente feriti. Sul posto c’era anche un autobus, che stava facendo scendere alcuni passeggeri. Alcuni dei feriti sono rimasti intrappolati sotto il mezzo mandato a schiantarsi dall’attentatore contro la gente in attesa. L’uomo è stato poi colpito da civili armati sul posto.
Camion sulla folla a Tel Aviv: l’autista era un arabo
L’autista del camion che si è schiantato a una fermata del bus a Tel Aviv causando oltre 30 feriti è stato colpito e “neutralizzato” da civili armati. Lo afferma la polizia israeliana. Il presunto attentatore si chiamava Rami Nasrallah, l’autista responsabile del presunto attentato a Tel Aviv è un arabo israeliano residente a Kalanseva, come riporta la tv pubblica Kan. I familiari dell’uomo hanno affermato che “questo non è un attentato. È tutto una menzogna”. Secondo loro l’uomo “soffre di malattie e ha perso il controllo a causa di un problema medico”. Lo riporta Ynet.
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L’attacco è avvenuto vicino alla sede centrale dell’agenzia di spionaggio israeliana Mossad. Il camion si è schiantato contro un autobus e le persone in attesa alla fermata: diverse le persone ferite incastrate sotto il veicolo. Il direttore dell’MDA Eli Bin ha precisato che sei dei feriti sono in gravi condizioni.
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