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Mattarella, Nordio

Anche Mattarella nel mirino degli spioni. Nordio: “Nessuno è al sicuro, gli hacker sono più avanti”

Politica - di Vittorio Giovenale - 27 Ottobre 2024 - AGGIORNATO 29 Ottobre 2024 alle 11:16

C’è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel mirino degli spioni milanesi. In una conversazione tra indagati, nell’inchiesta di Milano sugli accessi abusive alle banche dati che ha portato ieri a sei misure cautelari, si lasciava intendere di aver “intercettato” o “clonato” un account mail del Quirinale.

Mille pagine d’inchiesta sugli spioni: spunta la mail di Mattarella

Nelle oltre mille pagine della richiesta di arresti, che raccoglie tutto il materiale investigativo raccolto, gli inquirenti definiscono “inquietante per i possibili scenari che apre” la conversazione del 13 ottobre 2022 tra Carmine Gallo, l’ex poliziotto milanese ai domiciliari, e Nunzio Samuele Calamucci, uno dei presunti capi dell’associazione a delinquere che avrebbe creato report con dati segreti “nel corso della quale lasciano intravvedere di avere intercettato per il tramite di un gruppo denominato Campo Volo un indirizzo e – mail assegnato alla massima carica dello Stato, il Presidente Sergio Mattarella, o comunque di essere riusciti, sempre attraverso lo stesso gruppo, a utilizzare abusivamente o a clonare l’account”. Calamucci afferma: “Ho sentito…un amico del ‘Campo Volo’…mi ha detto: ‘mi raccomando quando la stampi…stampatela da una stampante non riconducibile a voi…gli faccio, se no me la mandi così …(incomprensibile)…Gli faccio: ‘sì, guarda che noi l’abbiamo spedita a venti persone, più tre mail, una mail intestata a Mattarella, con nome e cognome’ che se vanno a vedere l’account è intestato al Presidente della Repubblica e non vorrei che gli rompano il c….lo vedono che è diverso!”.

Nordio: “C’è un gap tra le capacità criminali e le nostre dotazioni”

“Non siamo al sicuro. Gli hacker sono più avanti”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al Corriere della Sera commentando l’inchiesta di Milano sui dossieraggi e gli hackeraggi di banche dati pubbliche e sensibili. “C’è un gap da colmare tra le capacità criminali, le nostre dotazioni tecnologiche e la normativa”. “Dobbiamo allinearci anche lavorando con la fantasia – dice il Guardasigilli – Prevedere anziché inseguire le loro mosse. La captazione dei dati non è nulla rispetto al vero pericolo imminente: la manipolazione con l’intelligenza artificiale creerà fake news capaci di fare grande danno”. “Gli hacker – ha ricordato il ministro della Giustizia – hanno violato persino il Cremlino. Lo hanno fatto in tutti settori, a cominciare dalla bioetica. C’è un gap da colmare tra le capacità criminali, le nostre dotazioni tecnologiche e la normativa. Dobbiamo allinearci anche lavorando di fantasia”.

 

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di Vittorio Giovenale - 27 Ottobre 2024