Tassi giù, ma non basta. Il centrodestra attacca la “timida” Lagarde, lei fa l’offesa: “Decido da sola”
La decisione della Bce di tagliare i tassi dello 0,25% è sembrata troppo timida a tanti osservatori economici e soprattutto al centrodestra che, da Urso a Tajani, a Martusciello, invoca più coraggio da parte del governatore Lagarde e richiama l’esperienza alla guida della Banca europea di Mario Draghi. Lei, però, fa l’offesa e replica piccata: “La Banca centrale europea è una istituzione indipendente ed è scritto molto chiaramente nel Trattato Ue – ha affermato l’ex direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo tenuto a Budapest -. Non siamo soggetti a pressioni politiche di nessun tipo, cerchiamo di stare lontani da espressioni di critica che provengono da parte di governi, lavoriamo sulla base del mandato per garantire la stabilità dei prezzi, sulla base dei dati che riceviamo, e siamo determinati a aggiungere il target di inflazione”. Lavoriamo sulla base del mandato, appunto. E se i tre quarti dei paesi Ue le chiedono di tagliare di più i tassi, e lo fa perfino Draghi, c’è poco da impermalosirsi…
Martusciello (FI): “Azione troppo timida della Bce”
Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo e componente della commissione Econ, ha annunciato che nel prossimo dialogo monetario con la presidente della Bce, Christine Lagarde, previsto per ottobre, verranno espressi “dubbi sulla recente decisione di tagliare i tassi d’interesse. I governatori sono preoccupati per l’inflazione nei servizi, che è al 4,2%, e per l’aumento dei salari del 4%, ma ritengo che questo sia il momento di dimostrare coraggio. Draghi lo avrebbe avuto”, ha dichiarato sottolineando l’intenzione di sollevare il tema durante la sessione di domande degli europarlamentari.
Urso: “Taglio insufficiente”
“La Bce ha deluso le aspettative, ancora una volta. Il taglio è insufficiente ed è già stato scontato dal mercato. Ci vuole più coraggio, con più tempestività. Un cambio di passo, subito”. Così con un post su X il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso aveva commentato ieri la decisione della Bce. “Lagarde ascolti Draghi – aveva aggiunto Urso – serve un forte impulso alla crescita, investimenti e risorse, quindi tagli ai tassi, strutturali, rapidi e significativi”.
Tajani duro con Lagarde che rivendica la sua indipendenza
Anche il ministro degli esteri e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, aveva criticato l’eccessiva prudenza di madame Lagarde, che ha ribattuto rivendicando, “l’indipendenza dalla politica della Banca centrale”. “La Bce deve essere indipendente ma rivendico il diritto di commentare le sue scelte”, ha ribadito oggi Tajani.
Un rigorismo alla tedesca nella Bce
Lagarde lo scorso anno ha aumentato costantemente i tassi di interesse per contrastare l’aumento dell’inflazione. Ci si aspettava un rebound per il 2024 che, se c’è stato, è stato troppo timido. La Bce osserva una sorta di rigorismo alla tedesca incomprensibile.
E il centrodestra, unito, ha ricordato l’esperienza di Mario Draghi, che nel 2011 reagì con coraggio al default europeo continuano a comprare titoli e contribuendo alla riduzione dello spread in Italia e dell’inflazione in Europa.