Starmer incontra Trump e non Harris. E zittisce la sinistra sotto choc: “Lui era disponibile, lei no”
Nuova lezione di pragmatismo di Keir Starmer alla sinistra tutta odio e ideologia: il premier laburista britannico ha avuto un incontro di due ore, il primo, con Donald Trump mentre si trova a New York per l’Assemblea generale dell’Onu. “Credo molto nelle relazioni personali sulla scena internazionale. Credo che sia davvero importante sapere chi è il proprio interlocutore in un determinato Paese, conoscerlo personalmente, conoscerlo di persona”, ha sottolineato Starmer, che pure in passato, da leader dell’opposizione, aveva avuto parole molto critiche nei confronti del tycoon.
Starmer incontra Trump: “Il popolo Usa deciderà il presidente, noi lavoreremo con chiunque”
Starmer, che non è voluto entrare nel merito del contenuto del colloquio, ha detto che la natura della “relazione speciale” tra Regno Unito e Stati Uniti “si trova sempre al di sopra di chiunque ricopra una particolare carica”. “Il popolo degli Stati Uniti deciderà chi vuole come presidente, e noi lavoreremo con chiunque sia presidente”, ha aggiunto.
Il premier britannico liquida le polemiche: “Lui era disponibile, con Harris problemi di agenda”
Quanto alle polemiche sul fatto che, invece, non ha incontrato la candidata democratica, Kamala Harris, Starmer ha tagliato corto: “Ovviamente voglio parlare anche con lei”, ma c’erano “i soliti problemi di agenda”. La vicepresidente, nelle stesse ore, era infatti impegnata a Washington per l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme a Joe Biden. “L’ho detto molte volte – aveva già ripetuto prima della cena alla Trump Tower – voglio incontrare entrambi i candidati… Adesso avevo l’occasione di vedere Trump”. Dal canto suo, il tycoon, prima dell’incontro con Starmer, lo aveva definito “un uomo simpatico, ha fatto una grande corsa, è andato molto bene, è molto popolare”. All’incontro ha partecipato anche il ministro degli Esteri David Lammy, che ha definito l’ex presidente un “razzista” e un “nazista”, e che ha avuto un colloquio con il candidato repubblicano alla vicepresidenza JD Vance.