Quante telefonate spam ci arrivano ogni giorno? Il fenomeno inarrestabile e la protesta di FdI

16 Set 2024 14:03 - di Giulia Giani
telefonate spam

Quante telefonate spam ci arrivano ogni giorno? Dipende. Quattro, otto, a volte dieci. Call center di aziende, ma anche telefonate mute o addirittura provenienti dall’estero. E a poco serve iscriversi al registro delle opposizioni, visto che, secondo il Garante della privacy, almeno la metà delle persone che si iscrivono continuano a ricevere telefonate.

Le telefonate spam

Le telefonate spam sono diventate una sorta di incubo per tanti italiani. Al punto che quando non si conosce un numero di un mittente si preferisce non rispondere. Arrivano da cellulari e linee fisse, dall’Italia e dall’estero. Un vero e proprio tormento.

Iscriversi al Registro delle opposizioni non basta

Per evitare di ricevere telefonate molesta ci si può iscrivere al Registro delle opposizioni ma è una cosa che non garantisce di non ricevere più telefonate.

Lo stesso Garante ha irrogato multe ad alcuni operatori che insistevano con le telefonata ma ha sottolinea come su 2,7 milioni di persone iscritte al Registro delle opposizioni, almeno la metà continua a ricevere telefonate moleste.

FdI: “Intervenire anche in sede europea”

Sul tema è intervenuta Fratelli d’Italia, sia con i suoi europarlamentari che con i suoi deputati.

” E’ necessario che il Parlamento europeo approvi una norma incisiva sul registro delle opposizioni europee contro le telefonate spam. Il registro italiano, secondo quanto detto dal Garante, vede circa 2,7 milioni iscritti ma almeno la metà continua a ricevere diverse telefonate spam ogni giorno, anche dall’estero. Bisogna fare in modo che le telefonate pubblicitarie avvengano solo a richiesta degli interessati e che i registri funzionino, sanzionando le società che insistono nel proporre offerte pubblicitarie. C’è una questione di privacy che è preminente e che va rispettata. Dice Nicola Procaccini, co-Presidente Ecr, mentre Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo alla Camera, esorta il Parlamento ad intervenire, “affinché non si ricevano più telefonate spam ma siano le singole persone a chiedere di essere contattate”.

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