Pnrr, rinnovabili, smart city: le azioni concrete del governo per l’ambiente. Qualcuno avverta Bonelli…
Sull’ambiente il “mitico” Angelo Bonelli sta dando il meglio di sé in questi giorni. Del resto, è la sua materia d’elezione. Prima ha accusato Giorgia Meloni e il suo governo, sostanzialmente, di non avere “evitato l’estate torrida, una delle più caldi della storia”, poi di avere fatto perdere sette centimetri alla Marmolada, aggiungendo nel contempo che i disastri ambientali sono iniziati il 1980 e sono proseguiti fino al 2022 e quindi, di fatto, assolvendo il premier e l’esecutivo. Ma al di là dei deliri del simpatico parlamentare verde, il governo sta facendo cose importanti sulla transizione energetica.
L’ambiente e il Pnrr
A gennaio sono stati erogati 6,3 miliardi di euro per sostenere gli investimenti nella transizione verde delle imprese, circa 1,4 miliardi di euro per interventi di efficientamento energetico dei grandi condomini di edilizia residenziale pubblica e per le famiglie a basso reddito. Inoltre, il capitolo RePowerEu includeva oltre 1 miliardo di euro per la messa in servizio di nuovi treni passeggeri ad emissioni zero, oltre a tutta una serie di riforme e di ulteriori investimenti per accelerare la transizione ecologica dell’Italia. E poi c’è la crescita esponenziale dell’eolico, che fa registrare un record.
Il metano ci dà una mano
Il ministro Pichetto Fratin si è impegnato alacremente per l’energia a metano. Sfbm, società pubblica, ha avuto dal Comitato tecnico Iso, l’incarico per la sicurezza delle bombole contenenti metano/biometano in mix con l’idrogeno a percentuali crescenti, fino ad un massimo del 30% sia per le auto che per le navi. E questo significa in prospettiva una riduzione enorme dell’energia fossile per il trasporto merci.
Le smart city
Sulle smart city da registrare la stipula dell’Accordo per l’innovazione “Arrowhead Tools – Arrowhead II” portato a termine dal ministro Urso lo scorso anno, che prevede lo sviluppo di nuovi strumenti informatici utili a eseguire funzioni specifiche nei settori smart city ed energetico nelle città di Catania, Agrate, Amaro, Torino e Bologna, e che è una dimostrazione dell’impegno del governo in materia.
A Molfetta, in provincia di Bari, proprio domani, 12 settembre, sarà presentato il progetto realizzato da Creasys insieme all’amministrazione comunale, che prevede la realizzazione di misure infrastrutturali volte a garantire la sicurezza sul territorio, la mobilità intelligente, il controllo e la gestione integrata dei servizi urbani, la mappatura digitalizzata del territorio. Percorsi di cittadinanza attiva che vengono presi come esempio anche da altre città, sfruttando le risorse del Pnrr e senza alcuna distinzione di natura politica in base al colore delle amministrazioni locali.
Il fare e il dire sull’ambiente
Insomma, non potrà essere l’Italia a cambiare le sorti climatiche del piante, ma gli investimenti per le energie alternative e per le città a misura d’uomo ci sono, eccome, in nemmeno due anni di governo. Con buona pace di Angelo Bonelli, che rimane inimitabile per le sue affermazioni. Epiche. L’ultima oggi è stata sottolineata da Tommaso Foti, capogruppo a Montecitorio di FdI: “Giusto per non smentirsi, anche oggi il rosso-verde Bonelli, spaccia la dose quotidiana di fake news. Questa volta nel mirino ha il Ministro Raffaele Fitto, ignorando all’evidenza che, per quanto riguarda gli interventi di rigenerazione dei quartieri Zen e Scampia, nessun intervento spostato dal Pnrr è stato de-finanziato. Gli interventi spostati sono stati tutti finanziati con le risorse previste dall’articolo 1 del dl 19/2024 e definiti d’intesa con l’Anci, come sarebbe stato facile per Bonelli verificare se solo si fosse peritato di leggere le dichiarazioni del presidente di allora Decaro”. Insomma, God save Bonelli.