Set 20 2024

Annamaria @ 16:51

“Perché l’Italia è di destra”: esce il nuovo libro di Italo Bocchino. Il 3 ottobre la presentazione con La Russa

È una costante della nostra storia politica: quando si tratta di elezioni decisive, l’Italia vira sempre a destra. È accaduto nel 1948 con la Democrazia Cristiana, nel 1994 con Silvio Berlusconi, e ancora nel 2022 con Giorgia Meloni. Ma quali sono le caratteristiche di questa nuova destra? Davvero gli italiani vogliono l’uomo forte? E davvero alla sinistra servirebbe una Meloni? Queste le domande alle quali risponde il direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, nel libro Perché l’Italia è di destra. Contro le bugie della sinistra (Solferino). Il saggio verrà presentato alla Gnam di Roma il 3 ottobre alle ore 18. Insieme all’autore parteciperanno Giuseppe Parlato e il presidente del Senato Ignazio La Russa.

“Perché l’Italia è di destra”: il libro di Italo Bocchino “contro le bugie della sinistra”

Bocchino, dalla prospettiva privilegiata del giornalista e intellettuale d’area, racconta le radici e il futuro di una compagine politica in continua evoluzione, eppure saldamente radicata in una storia. Sfata luoghi comuni come il familismo, l’incompetenza della classe dirigente, il monopolio dell’informazione o il destino di isolamento internazionale e catastrofi economiche regolarmente pronosticate al Paese sotto i governi di destra. E in un’analisi ricca di dati, notizie e vis polemica, riflette in modo originale e provocatorio attorno ai grandi temi da affrontare una volta per tutte nel XXI secolo, prima fra tutti la questione demografica e, strettamente collegata, quella dei flussi migratori.

La presentazione del libro con Giuseppe Parlato e Ignazio La Russa

Si guarderà inevitabilmente meno a Tolkien e più a Scruton, osserva Bocchino, descrivendo “una destra pienamente legittimata nel consenso e negli atteggiamenti”, che sappia difendere la cultura italiana, sostenere il merito, ridisegnare le istituzioni nel senso di una maggiore efficienza e vicinanza alle necessità reali di un popolo a cui da sempre la lega un’affinità elettiva.