Napoli, altri oggetti erano caduti dall’alto prima di quello che ha ucciso Chiara Jaconis: due indagati

19 Set 2024 13:20 - di Leo Malaspina

Due persone sono indagate per omicidio colposo per la morte di Chiara Jaconis, la 30enne padovana morta a Napoli dopo essere stata colpita da una statuetta. Secondo l’ipotesi della Procura, l’oggetto sarebbe stato lanciato da un bambino, per questo nel registro degli indagati sono stati iscritti i nomi dei genitori del piccolo non imputabile e sfuggito al loro controllo in quegli istanti drammatici. Oggi la polizia ha notificato i due avvisi di garanzia, un atto dovuto per far proseguire l’inchiesta, in vista dell’autopsia sulla salma della giovane turista che sarà eseguita in giornata.

Morte di Chiara Jaconis, altri episodi simili in passato

Secondo le testimonianze raccolte dalla Polizia di Stato e dalla Procura di Napoli che stanno indagando sulla morte della turista padovana Chiara Jaconis, già in altre occasioni erano piovuti dall’abitazione coinvolta nella vicenda vari oggetti che però non avevano mai determinato gravi conseguenze. Nell’abitazione al momento della tragedia era presente la coppia indagata (due professionisti senza alcun precedente) per concorso in omicidio colposo e omissioni di controllo e i loro due bambini. Durante la perquisizione eseguita nell’abitazione da dove sarebbe stata lasciata cadere la statuina (ritraente il volto di un faraone, verosimilmente un souvenir di viaggio, ce n’erano diversi in casa) sono stati prelevati i cellulari e i computer presenti. L’oggetto che provocato le ferite mortali al capo di Chiara Jaconis, durante la caduta, si è infranto sul balcone sottostante sul quale ne sono stati riscontrati e sequestrati alcuni frammenti. Sul balcone anche i segni dell’impatto. I restanti pezzi sono stati rinvenuti e repertati in strada, nelle immediate vicinanze del luogo dove Chiara si è accasciata.

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