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Medico indagato a Torino: timbrava il cartellino e poi andava dal barbiere o a fare la spesa

Cronaca - di Giulia Giani - 20 Settembre 2024 - AGGIORNATO 21 Settembre 2024 alle 14:38

Timbrava il cartellino e poi usciva per andare dal barbiere o a fare la spesa. Un medico di Torino è indagato per truffa ai danni dello Stato. Ad incastrarlo sarebbero state le telecamere interne del dipartimento che reggeva.

Chi è il medico indagato a Torino

Francesco Savino, il direttore della Struttura semplice del dipartimento di Pediatria del Regina Margherita, è stato indagato per truffa e falso. Il motivo? Timbrava il cartellino e andava a tagliarsi i capelli, a comprare le camicie nuove, in banca o a fare il tagliando alla macchina. Insomma, sbrigava tutta una serie di commissioni personali, compresi gli ingressi in alcuni ambulatori medici privati, quando invece risultava essere in servizio in ospedale.

A incastrarlo le telecamere

A fornire la prova agli investigatori della presunta truffa e del presunto falso sarebbero state sia le telecamere interne all’ospedale, che altri dispositivi piazzati per seguire il professionista nella sua quotidianità che, secondo le accuse, sarebbe stata fatta di incursioni al supermercato o, appunto, dal barbiere mentre risultava regolarmente in servizio in ospedale.

72 le infrazioni registrate: sospeso dal servizio

Una situazione che gli è costata, al momento, la sospensione dall’ospedale torinese. I 72 episodi per i quali i militari del nucleo operativo di Torino l’hanno sorpreso a timbrare, uscire dall’ospedale per tornare a vidimare a fine turno, sono degni di un film sul malcostume all’italiana. Ora il medico dovrà fornire giustificazioni e una linea difensiva per dribblare i filmati che lo hanno ripreso più volte intento in tutto tranne che curare i malati.

Il medico rischia il licenziamento

L’azienda ospedaliera ha sospeso il professionista in attesa degli sviluppi del giudizio ma potrebbe, secondo regolamento, procedere anche con il licenziamento. A deciderlo sarà la direzione generale dopo una dettagliata relazione da parte dell’apposita commissione di disciplina. La sospensione gli comporta la decurtazione al 50% dello stipendio mensile.

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di Giulia Giani - 20 Settembre 2024