La Tupperware dichiara bancarotta: la storia dell’azienda americana che inventò la vendita party

18 Set 2024 17:43 - di Redazione
Tupperware

I celebri contenitori per alimenti Tupperware sono in crisi. Il colosso Usa con sede a Orlando in Florida, dopo anni di difficoltà, ha avviato la procedura di fallimento ai sensi del Capitolo 11, mentre fatica per rivitalizzare le attività e cerca l’approvazione del tribunale per una vendita “al fine di proteggere il suo marchio iconico”.

Le vendite erano migliorate durante all’inizio della pandemia, ma dal 2018 avevano registrato un calo a causa della crescente concorrenza. I dubbi sul futuro della celebre società infatti aleggiavano da un po’ di tempo e già l’anno scorso aveva cercato finanziamenti aggiuntivi, dopo avere avvisato gli investitori delle difficoltà di mantenere in vita l’attività e del rischio di delisting dalla quotazione alla Borsa di New York. In pre-mercato Tupperware Brands è scesa del 7,5%.

L’articolo undici e una possibile ristrutturazione

“Negli ultimi anni, la posizione finanziaria dell’azienda è stata pesantemente influenzata dal difficile contesto macroeconomico”, ha affermato il presidente e amministratore delegato di Tupperware Brands Corporation, Laurie Ann Goldman. Il capitolo 11 della legge fallimentare statunitense consente alle aziende di risolvere i propri problemi finanziari tramite ristrutturazione. E proprio “questo processo è pensato per fornirci una flessibilità essenziale mentre perseguiamo alternative strategiche per supportare la nostra trasformazione in un’azienda digitale”, aggiunge Goldman, arrivata in azienda nel 2023, come parte di un più ampio cambiamento del management. Secondo i documenti depositati in tribunale, la società impiega attualmente oltre 5.450 dipendenti in 41 Paesi e collabora con una forza vendita globale di oltre 465mila consulenti che vendono prodotti in quasi 70 paesi.

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