Infibulazione e stupro su una bambina di 8 anni a Lecce. FdI: dov’è la sinistra che chiede lo Ius soli?
“Fa impressione che una pratica tribale raccapricciante come l’infibulazione, condannata dalle principali organizzazioni mondiali, venga eseguita su una bambina di 8 anni di Lecce, originaria di una famiglia del Mali”. Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatore di FdI e componente della commissione contro la violenza sulle donne.
“Qualora venisse confermata l’ipotesi accusatoria – prosegue la parlamentare di Fratelli d’Italia – la piccola, che è stata portata in ospedale con una grave emorragia interna, sarebbe stata infibulata in passato e stuprata recentemente. La sinistra che dà battaglia per dare la cittadinanza ai figli di immigrati faccia sentire la sua voce contro una pratica come l’infibulazione che non ha nulla di umano né di civile”.
La Procura salentina indaga per violenza sessuale
La notizia è stata pubblicata dal Quotidiano di Puglia. Una storia dai contorni ancora non del tutto definiti e su cui sono al lavoro i carabinieri coordinati dalla procura per i minori di Lecce. Stando agli esami cui la piccola stata sottoposta, in seguito al ricovero per emorragia nelle parti intime, è emersa la possibilità di un rapporto sessuale e si configura dunque l’ipotesi di una violenza.
La piccola vive con la famiglia in un comune poco distante dal capoluogo salentino, è stata accompagnata in ospedale dal padre e ora si trova in ambiente protetto. L’infibulazione risalirebbe a un periodo più datato, le perdite ematiche invece sarebbero riconducibili a una violenza. Le indagini sono caute e riservate, al fine di proteggere
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