Indagata la vedova dell’ex deputato Matacena: è accusata di avere avvelenato suocera e marito a Dubai

17 Set 2024 14:41 - di Redazione
vedova Matacena

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio nei confronti di Maria Pia Tropepi, medico, originaria di Gioia Tauro, in relazione al decesso dell’ex parlamentare e armatore Amedeo Matacena avvenuto a Dubai il 16 settembre del 2022.

Tre mesi prima del decesso, era deceduta anche la madre di Matacena, Raffaela De Carolis, che risiedeva con il figlio nell’emirato arabo. La Dda, coordinata da Giuseppe Lombardo, ha chiesto la riesumazione delle due salme per accertamenti tossicologici, nominando periti il prof. Aniello Maiese e la professoressa Maria Chiara David, docenti all’università la Sapienza.

Secondo quanto appreso, la salma di Amedeo Matacena, giunta integra da Dubai lo scorso anno, e’ tumulata nel cimitero di Formia, nella cappella della famiglia della conduttrice della Rai Alessandra Canale, che l’ex parlamentare aveva sposato e da cui aveva avuto un figlio, mentre Raffaela De Carolis era stata tumulata a Reggio Calabria. L’indagata è difesa dall’avvocato Attilio Parrelli del Foro di Reggio Calabria.

L’ex parlamentare era latitante a Dubai

Amedeo Matacena, al momento della sua morte a Dubai, il 16 settembre del 2022, era latitante da nove anni per una sentenza definitiva della Cassazione a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Lì lo aveva raggiunto anche la madre, Raffaela De Carolis, anche lei deceduta nell’emirato nel giugno del 2022. A Dubai, Matacena aveva avviato con discreto successo alcune attivita’ imprenditoriali e di intermediazione, contraendo matrimonio con Maria Pia Tropepi, 43 anni, secondo i riti emiratini.

La sua morte aveva colto di sorpresa quanti lo conoscevano a Dubai, tra cui molti italiani, seppure ufficialmente le certificazioni rilasciate nell’emirato asserivano che le cause della morte erano dovute per sofferenza cardiaca, come la stessa Tropepi aveva più volte affermato. Per altro, sul fronte giudiziario l’ex parlamentare di Forza Italia aveva ben poco da temere ormai, poiché dieci mesi dopo la sua scomparsa sarebbe potuto rientrare in Italia in stato di libertà, riprendendo possesso dei suoi beni.

La vedova Matacena voleva far cremare il corpo

Dopo una querelle con la Tropepi, i figli di Amedeo Matacena avuti da precedenti matrimoni, riuscirono ad ottenere il rientro delle salme del padre e della nonna paterna in condizione integre. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria (l’Aggiunto Stefano Musolino e il sostituto Sara Parezzan), aveva deciso così di avviare indagini per verificare ogni circostanza sulle morti di Matacena e di Raffaela De Carolis, per appurare eventuali responsabilita’ sulle cause esterne che avrebbero influito nei decessi. Da qui, l’iscrizione nel registro degli indagati di Maria Pia Tropepi, l’ultima moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia.

La vedova, successivamente alla morte di Amedeo Matacena, si era opposta al rientro in Italia della salma affermando la volonta’ dell’ex parlamentare di Forza Italia di essere cremato dopo la morte, contrariamente al volere dei figli, che hanno invece preteso ed ottenuto il rientro integro della salma del genitore e della nonna paterna.

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