Femminicidio nella notte a Torino: accoltella l’ex moglie davanti ai bambini. Il figlio 13enne lo ha inseguito
Una coltellata unica e micidiale stronca la vita di una donna di 34 anni. L’ennesimo femminicidio è avvenuto nella notte a Torino in via Cigna nel quartiere Barriera di Milano. La vittima è di origine tunisina, secondo una prima ricostruzione.. Al culmine di una lite è stata colpita al torace dall’ex marito. Trasportata all’ospedale San Giovanni Bosco dalla Croce Verde di Villastellone la 34enne è deceduta poco dopo il suo arrivo. L’ex marito, anche lui tunisino, 48 anni, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile mentre scappava in strada inseguito dal figlio 13enne che in lacrime che urlava chiedendo aiuto ai passanti.. La donna infatti è stata colpita a morte davanti ai figli della coppia.
La cronaca della tragedia
La tragedia si è consumata poco prima di mezzanotte in un appartamento al primo piano al civico 66 di via Cigna. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa avvertiti dalla figlia adolescente della coppia che è scappata dell’alloggio chiedendo aiuto: “Papà sta picchiando la mamma aiutateci”, ricostruisce La Stampa. Sono arrivate le ambulanze del 118 e della Croce Verde di Villastellone. Medici ed infermieri hanno prestato le prime cure alla 34enne anche se da subito se sue condizioni erano disperate. Nabi Roua – questo il nome della donna uccisa- è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. Dopo aver accoltellato la moglie, il marito è scappato di corsa in via Cigna inseguito dal figlio 13enne. Sulle sue tracce però c’erano già i carabinieri del radiomobile che lo hanno fermato a qualche centinaio di metri da casa. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio. In queste ore il 53enne dovrà essere interrogato dagli investigatori e spiegare perché ha accoltellato a morte la moglie.
Il braccialetto elettronico dell’uomo era fuori uso
Nabu Roua e Ben Alaya Abderlkader erano separati: lei, casalinga, era residente in via Cigna 66 dov’è avvenuta a tragedia; lui, operaio, in corso Vercelli 104. All’uomo era stato applicato il braccialetto elettronico che però era fuori uso. In passato la donna avrebbe già fatto altre denunce contro il marito violento. Pare – riporta la Stampa- volesse vivere più «all’occidentale», con più libertà, cosa che Ben Alaya Abderlkader non era disposto ad accettare.
I due figli portati in una comunità protetta
L’ex marito della vittima si trova nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. L’uomo era già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento, riporta Fanpage.it. Il femminicidio si è consumato intorno alla mezzanotte: al delitto, avvenuto dopo una lite, avrebbero purtroppo assistito anche i due figli di 12 e 13 anni. I due adolescenti figli della vittima si trovano ora in una comunità protetta.