Dramma a Torino, aggredisce a martellate la moglie che gli dorme accanto e si lancia dal balcone: lui è grave

30 Set 2024 19:35 - di Redazione
martellate alla moglie

La tragica storia di un ennesimo femminicidio, fortunatamente sventato, anche se per un soffio, stavolta arriva da Torino, dove nella notte scorsa un 60enne ha aggredito a martellate la moglie 57enne che in quel momento stava dormendo. Poi, subito dopo, si è lasciato cadere dal balcone al terzo piano dell’appartamento dopo la coppie vive, diventato all’improvviso la scena di un crimine inspiegabile.

Aggredisce la moglie nel sonno e la colpisce a martellate

Un’aggressione che, alla fine di un inferno scoppiato all’improvviso nel cuore della notte, ha portato sia l’uomo che la moglie all’ospedale Santa Croce di Moncalieri. Entrambe ricoverati, la donna versa in condizioni gravi ma non è in pericolo di vita. Mentre il quadro clinico del marito – riferisce il sito di Torino Today – è più complesso, con l’uomo che sarebbe invece in pericolo di vita.

Poi si lascia cadere dal balcone, precipitando dal terzo piano

Succede tutto in una notte come tante a Carignano, in provincia di Torino, per un motivo che al momento sembra indecifrabile, e probabilmente riconducibile al fatto che  l’uomo sembra soffra da qualche tempo di crisi depressive, forse per motivi legati al lavoro. Fatto sta che in pieno sonno notturno si consuma un’aggressione violenta, con le urla della donna che squarciano il silenzio e svegliano la figlia 16enne della coppia, che poi chiamerà forze dell’ordine e soccorritori.

Si indaga sul perché di tanta efferatezza improvvisa

Anche alcuni passanti, che hanno visto il corpo dell’uomo riverso a terra, hanno lanciato l’allarme, così soccorsi del 118 e i carabinieri giungono tempestivamente sul posto, e oltre all’uomo sull’asfalto, trovano la donna ferita nel letto. Aggressore e vittima, due impiegati comunali, una coppia come tante che in una notte finisce al centro della cronaca per una vicenda dai contorni tutti ancora da chiarire, su cui indagano i carabinieri, con indagini coordinate dal pm Alessandro Aghemo della procura di Torino. Tutti alla ricerca di un perché che possa quanto meno spiegare un gesto così improvviso e brutale.

 

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