Bucci: “Mi ha convinto Giorgia. Sono malato, ma se mi restano 3 anni di vita li spenderò così”
Un atto di coraggio. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, scelto ieri dal centrodestra come candidato governatore della Liguria, ci mette la faccia e tutta l’energia che ha in corpo. La coalizione non dubbi per il dopo Toti (costretto alle dimissioni durante gli arresti domiciliari): il sindaco genovese è il migliore sul campo. È gravemente malato (un cancro metastatico alle ghiandole linfatiche del collo), come conferma al Corriere della Sera, ma non ha intenzione di tirarsi indietro. “I dubbi sulle mie condizioni di salute sono legittimi. Ma ho detto che me la sento”, chiarisce al quotidiano di via Solferino.
Bucci: sto male ma non mi tiro indietro
“Se mi rimangono tre anni di vita, li spenderò così. Se ne ho cinque, riesco a fare il presidente fino al termine del mandato. Se poi me ne restano altri dieci, me li faccio tutti in barca a vela”, dice. A convincerlo ad accettare la candidatura contro il candidato della sinistra Orlando, racconta il primo cittadino di Genova. è stata la premier. “Quaranta minuti di conversazione con Giorgia Meloni. Oltre a quelle fatte con gli altri leader del centrodestra, che ringrazio per la fiducia. Mi ha veramente impressionato per come ha descritto la situazione. E per le motivazioni che la portano a pensare che io sia la persona giusta per questo lavoro. ‘Io ti dico qual è la scelta politica e professionale’ mi ha detto. ‘Ma su quella personale devi decidere solo tu’. Ci ho pensato sopra una notte, e poi ho sciolto la riserva”.
“Se mi restano tre anni di vita, li spendo così”
Si dice mosso esclusivamente dall’amore per la sua Liguria. “Diventa ogni giorno più evidente – spiega – che qui c’è problema grosso. Non voglio lasciare la mia regione ai signori del No. Magari sanno finanziare le opere con un decreto, ma poi le rallentano con le loro contraddizioni interne. Nelle ultime settimane, mi hanno molto infastidito le notizie false e disfattiste messe in giro dal centrosinistra. Trovo che sia un insulto verso gli elettori. Allora, ripeto quel che dissi dopo la tragedia del ponte Morandi: Genova e la Liguria non sono in ginocchio, questa è una descrizione falsa della realtà. Dobbiamo guardare al futuro”.
Genova e la Liguria non sono in ginocchio
A maggio i medici gli avevano concesso di fare “un’ultima vacanza” in barca a vela. “Non buttiamola sul patetico, per favore. Io mi riferivo a ultima prima delle terapie. Certo, non ero un fiore. E la diagnosi che mi era stata fatta non autorizzava all’ottimismo», dice oggi. La malattia del sindaco del capoluogo ligura era stata citata anche da Giovanni Toti. “Sarebbe la persona ideale, ma sta molto male…». La diagnosi è impietosa: «Cancro metastatico alle ghiandole linfatiche nel collo. Me l’hanno diagnosticato il 30 maggio. Operato il 3 giugno. Mi hanno levato una trentina di linfonodi. Così per cominciare. Come le ho detto, le cure continuano”.
La mia candidatura è un segno di speranza
Bucci dice che la sua candidatura è “un segno di speranza, comunque la si guardi. Quando è iniziata questa storia, ho detto che non mi sarei candidato per due motivi. Il primo era che volevo arrivare fino al termine del mio mandato di sindaco della mia città. Il secondo era la mia salute”. E ancora nel lungo colloquio con il Corriere: “Se mi conoscono tutti come u sindacu che cria, il sindaco che grida, garantisco che i linfonodi non sono riusciti ad annullare la mia capacità di urlo. Ci riesco ancora, anche piuttosto bene”. Tra un mese e mezzo Bucci farà 65 anni. “Sono un civil servant, almeno mi ritengo tale. Ora, senza esagerare, c’è una emergenza politica”.