Alluvione in Emilia Romagna, si muove Meloni: pronti 20 milioni di euro. Stato d’emergenza anche per le Marche

20 Set 2024 19:31 - di Luigi Albano

Sull’alluvione-bis in Emilia-Romagna si muove Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio ha incontrato la presidente dell’Emilia-Romagna Irene Priolo e garantito tempi celeri per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, primo passo formare per fare partire gli aiuti.

L’invio della richiesta da parte della Regione ha fatto seguito all’incontro tra Meloni e Priolo, presenti anche il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, il sottosegretario di Palazzo Chigi Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Baruffi, il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano e il commissario straordinario per la ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo.

La presidente dell’Emilia Romagna ringrazia Meloni

“Abbiamo chiesto al Governo di accogliere tempestivamente la richiesta di stato di emergenza per assicurare il sostegno alle popolazioni più colpite, in particolare delle province di Ravenna e Forlì-Cesena e della Città metropolitana di Bologna”, afferma Priolo. La presidente Meloni, “che ringrazio per l’incontro- prosegue la presidente regionale- ha confermato la disponibilità del Governo a riunirsi tempestivamente per accogliere le nostre richieste e deliberare di conseguenza”.

Lo stato d’emergenza sarà deliberato in Consiglio dei ministri sabato mattina e non sarà solo per l’Emilia Romagna, ma anche per le Marche, piegate dai nubifragi del 18, 19 e 20 settembre. In programma, almeno per l’Emilia Romagna, ci saranno 20 milioni di euro da stanziare subito per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali. Poi arriveranno nuovi fondi, dopo le ricognizioni successive all’emergenza.

Sono circa 2.500 a oggi le persone evacuate, la gran parte in via precauzionale, nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione, con tecnici e imprese che stanno già lavorando per ripristinare gli argini nelle parti colpite: non si registrano infatti più fuoriuscite d’acqua su Senio e Lamone. Intanto, le previsioni meteo virano verso un deciso miglioramento, con i prossimi tre giorni di tempo sereno. Dalla Protezione civile arrivano buone notizie sul fronte dei soccorsi: non risulta infatti nessun disperso.

Musumeci: se un fiume esonda 4 volte l’intervento non basta

Musumeci, intanto, respinge al mittente le accuse di aver soffiato sul fuoco delle polemiche (“Non credo di averle alimentate”, dice), ma continua a precisare che la ricostruzione e la prevenzione sono due momenti diversi e spettano a enti diversi. Il generale Figliuolo ha competenze sulla ricostruzione post alluvione del 2023, ricorda, assicurando che “verrà completata”. Quanto ai grandi lavori che servono perché gli allagamenti non si ripetano, come le casse di contenimento, quelli spetterebbero alla Regione, che ha ricevuto, secondo il ministro mezzo miliardo in circa dieci anni. Inoltre, la pianificazione richiede una “intensa collaborazione tra Regione e Stato”: “Molto spesso la prevenzione infrastrutturale non si può fare per mancanza di risorse, nel caso dell’Emilia Romagna il tema non si pone. Chiediamo alla Regione di sederci non per indagare, ma per capire perché si continua a essere in emergenza – scandisce – e se un fiume esonda per 3-4 volte, vuol dire che l’intervento non basta”.

 

Commenti

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  • Filippo.Arpaia 21 Settembre 2024

    Quando non si è all’altezza di saper governare con una sana politica: quante alluvioni occorreranno per mettere mano davvero al territorio? Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. L’imperizia costa più delle esondazioni dei fiumi (Fabrizio Pattuelli – Italia fruits News).
    Se affidassimo il territorio alle cure della Coldiretti, creando un ispettorato specifico, quasi certamente gli imprenditori agricoli nazionali agirebbero con maggiore diligenza per la tutela dei propri interessi, rispetto all’attuale disorganizzazione! Non capisco come una Regione di sinistra, ricca ed intraprendente come l’Emilia Romagna, non tenga in nessun conto la protezione del proprio territorio affidandone la tutela ai suoi brillanti ed esperti imprenditori agricoli. Conosco molto bene le capacità e le risorse tecnologiche dei ravennati, per aver operato diversi anni in quella zona e per aver realizzato progetti di grande successo! una mia precedente email premonitrice in tal senso è rimasta senza riscontro, spero nella presente! Open Arms è ributtante che BERSANI offenda sempre Matteo SALVINI per cose irrilevabili, invece di interessarsi con il suo collega BONACCINI alla Rinascita dell’Emilia-Romagna.

  • Marcello 21 Settembre 2024

    Mi sembra che 20milioni x quello che è successo e senz’altro succederà ancora,
    come previsto da alcuni esperti, non vi sembra che siano un po’ pochi?
    Agire subito con i cassoni di contenimento – nuovi argini – allargamento alveo fiumi e
    dragaggio x aumentare i fondali dei letti – Supportare le popolazioni con aiuti
    finanziari x i danni ricevuti- Come vedete, la sinistra ci si è buttata a capofitto x
    sfruttare la situazione a proprio vantaggio x le prossime elezioni regionali…sarebbe
    opportuno indagare perché i fondi non siano stati spesi x fare le opere previste.
    Comunque sia, i danni sono ingenti e a mio avviso occorreranno diversi miliardi per
    mettere in sicurezza tutte queste zone. * Non fate pagare tasse e affini a questa gente
    che in un anno e mezzo hanno subito due volte inondazioni direi quasi bibliche*
    Mettetevi una mano sulla coscienza.
    Un appunto:- perché Crosetto non ha fatto intervenire il genio militare e il Battaglione
    San Marco immediatamente? Non spetta a lui in quanto ministro delle forze armate?
    Ricordando l’alluvione di Firenze, l’allora ministro fu tempestivo nel fare intervenire
    l’esercito in soccorso degli alluvionati.Un suggerimento, non fate a scarica barile…non
    è il caso…la gente che ha subito è veramente incazzata.

  • Vittorio Martemucci 21 Settembre 2024

    la sistemazione idrogeologica del territorio Italiano spetta allo STATO ,utilizzando tutte le risorse necessarie anche servendosi del GENIO MILITARE .

  • Clif 21 Settembre 2024

    Un mistero avvolge l’Emilia Romagna i cui edifici e strade sono sempre eternamente sotto l’acqua piovana. Non conosco la situazione, non vivo in quei luoghi governati da una sinistra demagogica che giammai fa mea culpa, che sa solo gettare scredito e infamie all’esecutivo per chissà quali omissioni, chiedendo solo aiuto e soldi, soldi e sempre soldi che non si sa mai dove finiscano. Ma le opere strutturali ? Sono state eseguite ? o fatte male per come riferisce il ministro e non certo a caso. Una certezza, credo al ministro serio, deciso e competente su quello che afferma e sull’opera svolta già da due anni forse ( troppi) del gen. Figliuolo, il quale non pare lavori e si misuri con autorità presenti e capaci.