Acquisti online, la mancata consegna del pacco al piano (non obbligatoria) dà diritto al rimborso
Gli acquisti online prevedono, ovviamente, la consegna a domicilio, ma spesso capita che si è chiamati al citofono e il rider, d’accordo con cliente, lasci la merce in ascensore. Altre volte succede, invece, che sia obbligato a portali direttamente al piano di casa e, purtroppo, in altri casi capita invece che i prodotti vengano lasciati accanto alla buca postale con il rischio che vengano sottratti o persi. Quali sono i diritti dei consumatori?
Gli acquisti online e le consegne
Non tutte le consegne sono uguali. Possiamo trovarci ad avere a che fare con un corriere che accetta di mettere il pacco in ascensore, oppure con un altro che si limita ad abbandonare l’oggetto consegnato nell’androne del palazzo.
Il corriere è obbligato a consegnare al piano strada del numero civico indicato nella spedizione, non ci sono altre aggiunte. Non vi è alcun obbligo di consegna al piano, pertanto non lo si può pretendere. Secondo la legge, dunque, è il destinatario del pacco a dover raggiungere il bene nella fase di consegna, mentre sta al corriere custodirlo fin quando non entra in possesso del cliente.
Che succede se il pacco viene smarrito?
A volte, come abbiamo detto, il corriere lascia il pacco accanto alla buca postale e qualche malcapitato, o un altro condomino, può prelevarlo. In questo caso si può chiedere il rimborso. Le grandi multinazionali tipo Amazon lo fanno e basta chiamare il servizio clienti e denunciare l’accaduto per chiedere l’indennizzo.
I rider fanno un lavoro estremamente faticoso ma attenzione a non generalizzare: alcuni sono dipendenti di affermate società di spedizione e hanno comunque l’obbligo di citofonare a casa e, in caso di assenza, di effettuare nuovamente la consegna. Nessun rischio, ovviamente, quando è previsto il pagamento in contrassegno, perché in quel caso è necessario ricevere la somma prima di lasciare la spedizione.