Schlein e Conte “cancellano” il Venezuela dalla carta geografica. Donzelli: “Grave silenzio sull’arresto del dissidente”

9 Ago 2024 19:10 - di Adriana De Conto

In Venezuela sta accadendo di tutto tra proteste e disperazione in un’ escalation di repressione. Il volto duro del presidente comunista Maduro si è rivelato ancora una volta dopo l’arresto del deputato venezuelano Williams Dávila. Figura di spicco dell’opposizione anti-Maduro, è stato prelevato a Caracas poche ore dopo aver rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa italiana Adnkronos. Nella quale aveva chiesto espressamente alla premier Meloni il supporto del governo italiano alla causa democratica. Di Dàvila non si sa nulla. Nel suo intervento, Dávila aveva esortato il governo italiano e la premier, in particolare, a fare pressione sul Consiglio Nazionale Elettorale affinché rivelasse i verbali elettorali ufficiali. Il regime di Maduro, pertanto,  si è dichiarato vincitore senza fornire prove concrete e attribuendo la sua incapacità di dimostrare la vittoria a presunti cyber attacchi.

Di qui l’arresto di Dàvila, che ha pagato cara la decisione di parlare con la stampa. In tutto questo sconcertante scenario di privazione dei diritti più elementari – Maduro ha rimosso il social X per 10 giorni- mancano all’appello due voci. Dove sono Schlein e Conte?  Il governo italiano interviene sul caso del deputato di opposizione arrestato, dando garanzie di voler monitorare la situazione in Venezuela e contestualmente stigmatizzando il silenzio grave dei due leader del Pd e del M5s. Il ministro degli Esteri Tajani ha chiesto espressamente la liberazione dei dissidenti politici detenuto. Mentre Donzelli incalza i due campioni di doppiopesismo, rimasti a guardare.

Donzelli: “Dove sono Schlein e Conte che parlano di diritti ogni giorno…?”

“L’arresto in Venezuela del deputato di opposizione Williams Davila, è un atto gravissimo: l’ennesimo affronto del regime alla libertà. Maduro, negando alla comunità internazionale la possibilità di verificare i veri risultati elettorali e reprimendo con violenza qualsiasi forma di opposizione, conferma il vero volto illiberale del comunismo. Schlein e Conte, che ogni giorno fanno un’immotivata morale sulla libertà e i diritti nella nostra Nazione, non hanno niente da dire su questa nuova gravissima repressione nei confronti dell’opposizione che è l’arresto di un deputato eletto?”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. Dura la reazione a nome del governo di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri. “In ogni sana democrazia la sovranità popolare e la giustizia sono pilastri imprescindibili e inscindibili per garantire lo Stato di diritto. E in Venezuela sono stati evidentemente disattesi”, ha affermato  all’Adnkronos. L’arresto di Davila “rappresenta la negazione del diritto fondamentale di un popolo a ritrovare la propria libertà dopo 25 anni di oppressione e povertà”. Accadde lo stesso con la troup delo Tg1 espulsa da Venezuela. Stessa sollecitazione di FdI a Conte e Schlein a prendere posizione. Stesso silenzio.

Venezuela scosso dalle repressoni, Cirielli: “Vergognosa dittatura comunista”

“Un governo autoritario di sinistra, quello del Venezuela, si conferma oramai una vergognosa dittatura comunista; adottando una strategia di paura e di intimidazione. Non solo contro i leader dell’opposizione ma anche contro i cittadini che non riconoscono l’esito elettorale”. Lo rimarca il viceministro degli Esteri. Ricordando come la Farnesina abbia istituito una task force permanente “per seguire gli sviluppi in Venezuela. Verrà effettuato un monitoraggio continuo. In coordinamento con l’Ambasciata d’Italia a Caracas e con i due consolati di Caracas e Maracaibo”.

Da Iv a Casini: “Vogliamo notizie immediate”

All’impegno del governo si aggiunge quello del Parlamento italiano, come assicurato dal deputato di Fdi Giangiacomo Calovini, capogruppo di FdI in Commissione Esteri a Montecitorio. “Da qualche giorno a nome del gruppo che rappresento in Commissione ho depositato una risoluzione sul tema venezuelano: che verrà discussa subito dopo la sosta estiva. E che mi auguro troverà consenso da tutte le forza politiche presenti in Parlamento per condannare le atrocità del regime di Maduro”. Preoccupata per le sorti del dissidente venezuelano anche Naike Gruppioni, deputata di Italia Viva: “Davila è stato prelevato da un gruppo di uomini non identificati. Ora – sostiene Gruppioni – si teme possa essere stato portato in un carcere noto per le torture degli oppositori”. Nelle stesse ore, ricorda l’esponente di Iv, anche il deputato italo-venezuelano Amerigo De Grazia è diventato irreperibile. Il senatore Pier Ferdinando Casini in un post sui social chiede alle autorità venezuelane “notizie immediate” sulla sorte dei due dissidenti irreperibili da ore.

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