Scambio di prigionieri Usa-Russia: rilasciati 26 ostaggi, tra cui 4 americani. Biden: “Il calvario è finito”
“Il loro brutale calvario è finito”. Così il presidente americano Joe Biden ha espresso il proprio sollievo per il rilascio dei detenuti americani nel quadro dello scambio con Mosca. Quello di oggi ha detto “è un “pomeriggio molto bello, perché quattro americani ingiustamente imprigionati tornano a casa. Erano stati condannati in processi farsa”, ha aggiunto circondato dai familiari dei detenuti americani coinvolti nello scambio. Tra gli americani rilasciati Evan Gershkovich, il reporter del Wall Street Journal condannato a 16 anni di carcere per spionaggio, e l’ex marine americano Paul Whelan.
Scambio Usa-Russia, rilasciati ad Ankara 26 ostaggi
Lo scambio è avvenuto all’aeroporto di Ankara e coinvolge in tutto 26 persone dalle carceri di 7 diversi Paesi, Usa, Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia, Russia e Bielorussia. Lo riferisce la presidenza della Repubblica turca, confermando che l’operazione è coordinata dai servizi segreti di Ankara. “I prigionieri sono stati trasportati in Turchia con 7 aerei in totale, di cui 2 dagli Usa e uno ciascuno da Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Russia, come parte dell’operazione di scambio di prigionieri. 10 prigionieri, di cui 2 minorenni, sono stati trasferiti in Russia, 13 prigionieri in Germania e 3 prigionieri negli Usa”.
Biden: il loro vergognoso calvario è finito
Biden si concentra sul successo diplomatico degli Usa mentre Mosca non commenta. “Oggi 3 cittadini americani e un titolare di green card americano ingiustamente imprigionati in Russia stanno finalmente tornando a casa: Paul Whelan, Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva e Vladimir Kara-Murza. L’accordo che ha garantito la loro libertà è stato un’impresa diplomatica. In totale, abbiamo negoziato il rilascio di 16 persone dalla Russia, tra cui 5 tedeschi e 7 cittadini russi che erano prigionieri politici nel loro stesso Paese. Alcune di queste donne e uomini sono stati ingiustamente trattenuti per anni. Tutti hanno sopportato sofferenze e incertezze inimmaginabili. Oggi la loro agonia è finita”.
Tra i liberati anche Gershkovich del Wall Street Journal
Biden ha invitato i famigliari di Miriam Butorin, che domani compie 13 anni, quelli di Evan Gershkovich, Paul Whelan e Vladimir Kara-Murza e dei giornalisti presenti alla Casa Bianca a intonare “Buon compleanno” per la ragazzina. Dopo averla chiamata a sé, ha detto: “Sapete che abbiamo una tradizione nella famiglia Biden, cantiamo ‘happy birthday’ a ogni compleanno. Pronti, fatelo tutti”.
“Sono grato ai nostri alleati, è un successo diplomatico”
“Sono grato ai nostri alleati che ci hanno sostenuto durante le difficili e complesse negoziazioni per raggiungere questo risultato, tra cui Germania, Polonia, Slovenia, Norvegia e Turchia. Questo è un potente esempio del perché è fondamentale avere amici in questo mondo di cui ci si può fidare e su cui contare. Le nostre alleanze rendono gli americani più sicuri”, così Biden in una nota diffusa dalla Casa Bianca. Al termine della conferenza stampa un giornalista, riporta la Bbc, gli offre il fianco per polemizzare con Donald Trump. Cosa avrebbe detto all’ex presidente, che ha sostenuto che avrebbe potuto negoziare il rilascio dei prigionieri senza fare alcuna concessione. “Perché non lo ha fatto quando era presidente?”, ha risposto il presidente Usa prima di lasciare la conferenza stampa.