Parigi, fine dei Giochi senza rimpianti. Il grazie di Meloni agli azzurri: “Ci avete fatto sognare”
Gli azzurri salutano i Giochi di Parigi con qualche rammarico (l’impressionante numero di quarti posti: 25) ma senza rimpianti. Di ogni edizione olimpica si dice che è la migliore mai realizzata, stavolta il passo indietro è stato indiscusso: organizzativo (un villaggio olimpico sgradito agli atleti, senza aria condizionata) e logistico. La Senna come campo di gara è stato la cartina di tornasole di un evento gestito ai limiti dell’arroganza dagli organizzatori francesi. E non solo per l’ideologizzazione di un evento che il combinato disposto tra la grandeur francese e la macronizzazione delle Olimpiadi ha prodotto.
Con tutte le buone intenzioni del caso, appare singolare che due delle delle atlete simbolo delle Olimpiadi siano due pugili che non hanno fatto discutere per le loro qualità sul ring, ma per le polemiche sul loro diritto a gareggiare tra le donne.
La fine dei Giochi di Parigi segna anche la fine dell’innocenza, con la tregua olimpica che ormai è diventata una tradizione antica da raccontare ai nipoti. Appena 24 ore prima della cerimonia di chiusura, un raid israeliano ha distrutto una scuola a Gaza provocando centinaia di morti. Mentre la Russia (esclusa anche da queste Olimpiadi), nelle stesse ore ha impiegato un’arma devastante termobarica, come a rimarcare la sua distanza da Parigi. Il tutto, mentre gli ineffabili membri del Cio impedivano a un’atleta afghana impegnata in una gara di breakdance (ebbene sì, i Giochi di Macron ci hanno regalato anche la danza di strada come disciplina olimpica) di chiedere libertà e giustizia per la sua popolazione.
Resta, tuttavia, negli occhi degli italiani (grazie anche a una copertura puntuale offerta dal servizio pubblico della Rai) la soddisfazione di avere visto la faccia migliore dello sport italiano. Nel medagliere ci attestiamo tra le prime dieci, esattamente come nona potenza mondiale dello sport, superando anche la Germania ed eguagliando, come ha ricordato orgogliosamente il presidente del Coni Giovanni Malagò, le medaglie complessive delle Olimpiadi Tokyo, ma con un superiore numero di ori.
E’ il volto bello di un’Italia che ci regala la possibilità di sperare, ma soprattutto di “sognare”, come ha ricordato il premier Giorgia Meloni nel saluto rivolto agli atleti italiani nella giornata conclusiva dei Giochi. “Complimenti a tutti gli atleti italiani che hanno preso parte ai Giochi Olimpici di Parigi”, ha detto il premier. Dodici medaglie d’oro, 13 d’argento, 15 di bronzo e tanti altri azzurri che per pochissimo non sono saliti sul podio, ma che hanno lottato fino all’ultimo. Grazie per aver incarnato al meglio lo spirito olimpico, per averci fatto sognare e per aver portato in alto i colori dell’Italia nel mondo. Siamo orgogliosi di voi!”. Un orgoglio che, per una volta, accomuna tutti gli italiani, senza distinzioni politiche o ideologiche.
GRANDI TUTTI, MA SOPRATTUTTO LE RAGAZSE DELLA PALLAVOLO!🇮🇹🇮🇹🇮🇹