“Noi come Ilaria Salis”: nasce il partito delle detenute “maltrattate” che attaccano (dalla cella) il governo
18 Ago 2024 17:32 - di Leo Malaspina
Ieri il trafficante di esseri umani, detenuto a Panama con gravissime accuse, che ha chiesto a Ilaria Salis di occuparsi del suo caso, oggi – sulla Stampa – l’appello di decine di detenute del carcere torinese delle Vallette che si riconoscono nella europarlamentare di sinistra scarcerata dall’Ungheria e poi fatta eleggere a Bruxelles dalla sinistra. Nella lettera che hanno scritto ai vertici dell’amministrazione penitenziaria il gruppo di donne che si riconosce nella Salis hanno fatto sapere che a Ferragosto, in segno di protesta per le pessime condizioni di vivibilità all’interno dell’istituto. “Se non cambia qualcosa nel giro di poco siamo pronte a manifestazioni di protesta anche clamorose, come lo sciopero della fame”, hanno fatto sapere al garante dei detenuti, Monica Gallo.
Ilaria Salis e la minaccia di rivolta delle detenute
Che esista un problema di vivibilità nelle carceri, come ha ammesso anche il governo, che ha appena partorito un decreto ad hoc, è fuori da ogni dubbio: che una ex detenuta accusata di gravi reati in Ungheria e sfuggita al processo grazie a un’elezione stabilita a tavolino a sinistra possa essere il riferimento di chi annuncia una rivolta nelle carceri, desta molto sconcerto.
Il centinaio di “ragazze detenute” alle Vallette vengono definite sulla Stampa molto combattive. «Però non scelgono la violenza, ma il confronto e la discussione – spiegano degli operatori – al massimo fanno lo sciopero del carrello o la battitura. Ma, tra loro, sono molto solidali e, se possono, si aiutano. Basti pensare che usano la biblioteca come luogo per discutere e confrontarsi su qualunque problema». Nella lettera inviata al giornale e nell’appello a Mattarella, fanno sapere, ovviamente, che il “Decreto carceri” non serve a nulla, magari sperano in un’amnistia o forse in una candidatura... “Chiediamo a tutta l’opposizione di battersi contro la deriva a cui questo governo ci sta portando… Chiediamo a coloro che si sono indignati rispetto alle condizioni di detenzione di Ilaria Salis di fare lo stesso per le condizioni di noi ristretti in Italia! Ci affidiamo al Presidente Mattarella affinché scuota l’indifferenza dei decisori. Non c’è più tempo!”. E’ il partito delle detenute e ha scelto come leader la Salis…
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