Naufragio di Palermo, il comandante del Bayesian si avvale della facoltà di non rispondere davanti ai giudici

27 Ago 2024 17:51 - di Redazione
capitano Bayesian

Si è avvalso della  facoltà di non rispondere James Cutfield, il capitano 51enne del  veliero Bayesian, davanti ai pm della Procura di Termini Imerese.  L’interrogatorio è iniziato alle ore 15 ed è terminato dopo che i pm  hanno letto i capi di imputazione al comandante della barca a vela affondata lunedì scorso, 19 agosto. Gli interrogatori da un lato, il destino del relitto dall’altro: questi i due fuochi intorno a cui ruota negli ultimi giorni l’attività delle autorità siciliane sul naufragio del veliero Bayesian a Porticello, avvenuto lunedì 19 agosto.

Naufragio Palermo, il comandante si avvale della facoltà di non rispondere

La Procura di Termini Imerese, dopo avere aperto un fascicolo contro ignoti per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, sta concentrando le sue attenzioni in primis sul comandante James Cutfield e sul vicecomandante Tijs Koopman: il primo è stato già iscritto nel registro degli indagati per per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Ed è chiamato a far luce sulla dinamica del disastro e sugli errori umani che quella notte potrebbero aver contribuito all’affondamento del veliero costato la vita a 7 persone. Il secondo al momento risulta solo come persona informata sui fatti ma entrambi sono stati invitati a rimanere in Italia per mettersi a disposizione degli inquirenti.

Attese altre iscrizioni nel registro degli indagati

L’interrogatorio di Cutfield, assistito dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia, si è svolto martedì pomeriggio all’Hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, dove nei giorni scorsi hanno alloggiato e sono stati ascoltati gli altri superstiti del naufragio.  Al momento nessuno di loro risulta formalmente indagato. Ma nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori iscrizioni; e in ultimo si potrà procedere con le autopsie delle sette vittime: il cuoco Recaldo Thomas, il banchiere Jonathan Bloomer con la moglie Judy Elizabeth; l’avvocato Chris Morvillo con la moglie Nada e il magnate Mike Lynch con la figlia Hannah.

Naufragio Palermo, il legale: “Il comandante von ha risposto perché molto provato”

Rimane al momento all’Hotel Domina Zagarella di Santa Flavia il capitano del veliero. Al momento non ha alcun obbligo di restare, ma potrebbe rimanere ancora in Italia per parlare con i suoi legali e decidere una strategia difensiva. “Il capitano Cutfield si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm per due fondamentali ragioni: intanto perché, come è agevole comprendere, è davvero molto provato. La seconda ragione è che noi siamo stati nominati appena ieri e per articolare una linea difensiva compiuta, completa e corretta, abbiamo bisogno di acquisire una serie di dati di cui allo stato non disponiamo”. Lo ha detto l’avvocato Giovanni Rizzuti, che con l’avvocato Aldo Mordiglia difende il capitano del veliero affondato, James Cutfield, prima di lasciare l’Hotl Domina Zagarella di Santa Flavia (Palermo) dove si è tenuto l’interrogatorio del comandante.

Il pianto

Scoppia a piangere davanti al pm James Cutfield, il capitano 51enne del veliero britannico affondato il 19 agosto a Porticello (Palermo). Le ferite sono ancora visibili sul corpo. Il comandante della imbarcazione di lusso si è presentato, come apprende l’Adnkronos, davanti al sostituto procuratore Raffaele Cammarano della Procura di Termini Imerese, e ha iniziato a piangere. Anche se ha preferito il silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere, un diritto che gli è consentito in quanto indagato. Cutfield è accusato di naufragio colposo e omicidio plurimo colposo. Nessuna dichiarazione spontanea. Solo il silenzio. In attesa di sconoscere gli atti del procedimento, come dicono poi all’uscita i suoi legali, gli avvocati Giovanni Rizzuti e Aldo Mordiglia.

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